Scappo a casa, Aldo presenta il suo primo film da protagonista

Senza Giovanni e Giacomo, Aldo Baglio debutta in una commedia anti-razzista. In sala il 21 marzo

Scappo a casa, Aldo Baglio all'esordio in una commedia anti-razzismo dal 21 marzo al cinema ©PaoloGalletta

Scappo a casa è il primo film di Aldo senza Giovanni e Giacomo che sarà in sala il 21 marzo distribuito da Medusa Film. Dopo la separazione dello storico Trio è la prima volta da assoluto protagonista per l’attore milanese nei panni di un italianissimo scambiato per migrante.

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Michele è un meccanico che vive e lavora a Milano, ripara auto di lusso che finge di possedere per far colpo sulle donne. È un uomo razzista e che non sopporta extra-comunitari e migranti. Il massimo della vita si riduce a belle donne, macchine favolose e Rolex e non importa se sono finti. In vacanza in Ungheria viene derubato e rimane senza documenti e per lui si aprono le porte di un centro di accoglienza temporaneo. Scambiato per tunisino dovrà ritornare nella sua bella Milano e alla sua bella vita. Nell’impresa lo aiutano Mugambi e Babelle.

È una commedia che analizza e scherza sugli italiani per i quali è impossibile provare empatia:

“È un film beige e nero, cercare di cambiare punti di vista, come si dice nel film solo gli imbecilli non cambiano idea. Non volevo parlare di migrazione perché non sono appropriato, volevo parlare del cambiamento del mio Michele da intollerante ed egoista che odia i diversi e il destino gli fa un brutto scherzo e gli fa cambiare punto di vista”.

L’attore milanese dal 1991 al 2018 è stato il 33,3% del trio Aldo, Giovanni e Giacomo e quello di Scappo a casa è la sua prima volta da protagonista:

“Non ho mai fatto un film da solo, dopo tanto tempo c’era un’esigenza di parlare di te, di cercare di conoscerti per me e per l’altro restante del 66% del trio. Abbiamo fatto esperienze diverse e possiamo solo uscirne arricchiti. Ognuno fa le proprie esperienze che ci arricchiscono, nel prossimo film vedremo magari qualcosa in più senza tradire Aldo, Giovanni e Giacomo”.

Il più fumantino del trio comico sembra più maturo nei panni del “razzista” redento Michele:

“Ho scelto una strada difficile, forse sofferta però era un’esigenza. Mi sono detto dopo tutti questi anni era giunto il momento di separarci, ho trovato due autori interessanti Valerio Bariletti e Morgan Bertacca che hanno scritto con me il film, è stata un’esperienza nuovissima e che mi ha arricchito”.

A 61 anni è uno strano esordio per l’attore comico ha colto come una sfida, un cambiamento che l’ha trasportato nella storia Scappo di Casa, un road-movie ambientato nell’Est Europa con omaggi a Sergio Leone:

“È uno spaghetti eastern, l’idea era quella ci sono citazioni a Sergio Leone. È un film sul cambiamento, avevamo pensato a un uomo che girava il mondo con lo zaino e poi abbiamo avuto un’altra idea, ma il cambiamento è già presente nella parola road-movie”.

Michele è un italiano medio anche profondamente razzista, un fenomeno sempre più comune:

“La popolazione mondiale non ne esce bene, come italiani subiamo certi flussi migratori e ti portano a tirare fuori più esasperatamente delle cose rispetto ad altri. C’è tanta gente che fa paura, Michele non fa paura, vive la vita di qualcun altro. È condizionato dai social e questo l’ha portato a ridimensionarsi, è un uomo che ha una coscienza piccola piccola che poi espande”.

Michele, come tutti i personaggi di Aldo, ha un forte accento siciliano. Aldo ritornerà con il Trio per un nuovo film:

“C’è da dire che Jacky Ido si chiama John Jack Ido, quindi Giovanni e Giacomo, lui è il sarcofago d Giovanni e Giacomo. Ho trovato in lui tutto quello che volevo io, noi l’avevamo scelto, l’abbiamo incontrato in Francia e ci ha detto di sì. Non riuscivo a pensare ad altri, ho trovato un Giovanni e Giacomo erano lì con me”. 

Scappo di casa è un film che diverte grazie anche a un ottimo protagonista, un esordiente di 61 anni che continua a far ridere ed è più che pronto a ballare da solo. 

Scappo di casa è distribuito da Medusa Film e sarà in sala il 21 marzo.

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