Ha preso il via nella commissione Cultura al Senato l’iter del provvedimento per l’istituzione del Museo della Shoah a Roma, dopo che il disegno di legge (del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano) è stato varato dal Consiglio dei ministri dello scorso 16 marzo.
Il ddl prevede la partecipazione del ministero della Cultura alla “Fondazione Museo della Shoah” (già costituita nel luglio 2008) ai sensi degli articoli 112 e 113 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, al fine di concorrere a mantenere viva e presente la memoria della tragedia della Shoah e realizzare il Museo della Shoah con sede a Roma.
Il Museo – si legge nella relazione introduttiva – sarà il luogo che permetterà di far conoscere cosa è stato l’Olocausto e le atrocità che lo hanno caratterizzato e si affiancherà ai Musei dedicati alla Shoah già istituiti in altre grandi città del mondo, come lo Yad Vashem di Gerusalemme. Si tratta di un’iniziativa – si precisa – che intende affiancarsi e non sovrapporsi alla Fondazione Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah (Meis), vista la mancanza, proprio nella Capitale italiana, di un simile luogo riferibile al ministero della Cultura e specificamente dedicato alla storia dell’Olocausto.
E ancora, la necessità di istituire a Roma tale museo si spiega anche – prosegue la relazione introduttiva – il fatto che Roma è sede di una delle Comunità ebraiche più antiche d’Europa: risulta, infatti, che i primi ebrei si insediarono a Roma già nel II secolo a.C. e il Ghetto ebraico di Roma è considerato il più antico del mondo occidentale. Fu il papa Paolo IV ad ordinarne la costruzione nel 1555. Il Ghetto fu poi protagonista nel 16 ottobre 1943 di “una delle pagine più buie e tristi della storia del nostro Paese, quando i nazisti effettuarono una retata che portò alla deportazione di oltre mille ebrei romani”, rammenta il testo della relazione chiarendo dunque la ragione della “pregevole iniziativa governativa”. Il disegno di legge “prevede che sia autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2023, di 3 milioni di euro per l’anno 2024, di 3,050 milioni di euro per l’anno 2025 e di 50.000 euro annui a decorrere dall’anno 2026, dettando poi disposizioni riguardanti la copertura finanziaria degli oneri” di gestione del Museo.