Per chiudere l’anno in bellezza, Sky Arte propone ai suoi abbonati una Serata Chaplin, due dei capolavori del geniale regista e attore restaurati dalla Cineteca di Bologna: Il Grande Dittatore e Tempi Moderni a partire dalle 21:15 questa sera.
https://www.youtube.com/watch?v=Cv1k0Y-U644
Due dei film più belli ideati, diretti e interpretati da Charlie Chaplin per la prima volta in TV dopo il restauro eseguito dalla Cineteca di Bologna. Alle 21:15 s’inizia con Il Grande Dittatore, il film del 1940 fu scritto dall’autore nel 1938, un anno prima dello scoppio della seconda Guerra Mondiale e quando l’avvento dei totalitarismi in Germania e in Italia era già avvenuto.
La terribile ascesa al potere di Adenoid Hynkel è ritratta attraverso il suo “doppio” un barbiere ebreo perseguitato dal “grande dittatore” del titolo, del suo capolavoro Chaplin disse:
“Il dittatore così come appare sullo schermo assomiglia abbastanza a ciò che volevo realizzare. Avevo una storia da raccontare e qualcosa da dire. L’ho detta. Mi ha dato molta soddisfazione. Credo che il film sia comico quando voleva essere comico. Non è un film di propaganda, è la storia del piccolo barbiere ebreo e del potente dittatore a cui, per caso, assomiglia. È la storia dell’ometto di sempre che ho raccontato per tutta la vita”.
A seguire un altro splendido capolavoro del regista britannico, Tempi moderni (a partire dalle 23:35), in questo film del 1936 l’alter ergo di Chaplin, il vagabondo Charlot, si trova a vivere con estrema fatica in una società industriale. Charlot lavora in una catena di montaggio e viene aiutato in questa nuova veste di “operaio” da una bella senzatetto interpretata come sempre da Paulette Godard, moglie del regista e attore dal 1936 al 1942.


Una durissima critica allo sfruttamento sociale dell’era capitalista che presentava vivamente – 82 anni fa – l’inganno della vita moderna. Il film fu censurato dalla Germania nazista ed ebbe uno straordinario successo in Francia e in Inghilterra, mentre negli USA del fordismo fu accolto con estrema freddezza. Curiosamente in questo film si ascolta per la prima volta la voce di Charlie Chaplin cantando Je cherche après Titine di Léo Daniderff.