“Stupenda e misera città”: a Villa De Sanctis la mostra su Pasolini e il rapporto con Roma e le sue borgate

La mostra - ideata, realizzata e allestita nell’ambito delle iniziative per le celebrazioni del Centenario pasoliniano promosse dal Municipio Roma V - dopo l’inaugurazione e la permanenza di circa una settimana alla Casa della Cultura, diventerà itinerante e sarà ospitata nelle principali scuole medie superiori del territorio

Arriva nella Capitale la mostra “Stupenda e Misera città. Pasolini, Roma, le borgate”, che documenta – in maniera realistica e suggestiva e con il bianco e nero di 80 storiche fotografie di Rodrigo Pais – lo speciale rapporto che univa il poeta e regista a Roma e alle sue borgate. L’appuntamento è per venerdì 8 aprile presso “La Casa della Cultura” di Villa De Sanctis alle ore 16.

Pasolini giunto a Roma insieme alla madre Susanna Colussi all’inizio del 1950 – dopo alcuni mesi trascorsi in una stanza in affitto al centro di Roma, in piazza Costaguti – va ad abitare in una modesta casa in via Tagliere n. 3, situata a metà strada tra la borgata di Ponte Mammolo e quella di Rebibbia. Nei tre anni successivi (1951-1954) si guadagna da vivere facendo l’insegnante precario in una scuola media di Ciampino, costretto a prendere diversi autobus e tram per raggiungere il posto di lavoro.

Il tempo libero lo dedica a conoscere tutte le borgate, i quartieri e le baraccopoli della periferia est di Roma. È così che prende contatto anche con i quartieri e i borghetti disseminati nel territorio dell’attuale Municipio V: Torpignattara, Pigneto, Centocelle, Gordiani, Quarticciolo, Quadraro. All’interno di questi quartieri e addossati, il più delle volte, agli antichi acquedotti che li attraversano, vi erano agglomerati di casupole e tuguri come la Borgata Gordiani, il borghetto dell’Acquedotto Felice, il borghetto dell’Acquedotto Alessandrino, il borghetto Prenestino, e tanti altri.

La mostra – ideata, realizzata e allestita nell’ambito delle iniziative per le celebrazioni del Centenario pasoliniano promosse dal Municipio Roma V – dopo l’inaugurazione e la permanenza di circa una settimana alla Casa della Cultura, diventerà itinerante e sarà ospitata nelle principali scuole medie superiori del territorio.

 

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