Torna a Viterbo il Festival barocco Alessandro Stradella: un percorso tra meraviglie musicali, architettoniche e paesaggistiche della Tuscia viterbese. Con la direzione artistica di Andrea De Carlo e la presidenza onoraria di Anna Fendi – si legge in una nota – dal 30 agosto al primo ottobre a Viterbo, Nepi, Castel Sant’Elia, Caprarola, Celleno, Civitella d’Agliano e Montefiascone, il Festival vede la collaborazione con il ministero della Cultura, Direzione regionale musei Lazio, regione Lazio, comuni di Viterbo, Nepi, Celleno, Castel Sant’Elia, Civitella D’Agliano, Fondazione Carivit, Fondazione Pietà dei Turchini, Atcl.
Il Festival barocco Alessandro Stradella di Viterbo – continua la nota – svolge attività di ricerca, formazione, produzione, diffusione ed edizione musicale. Un progetto culturale che guarda al futuro coniugando l’attenzione per l’immenso patrimonio italiano e la valorizzazione dei nuovi linguaggi e tendenze, favorendo l’avvicinamento e la sensibilizzazione dei giovani al linguaggio barocco e a quello contemporaneo anche attraverso la pratica dell’improvvisazione. Un importante evento apre il Festival proprio il 30 agosto nella Chiesa di Santa Maria Nuova di Viterbo: l’esecuzione dell’oratorio “Santa Rosa di Viterbo”, di Alessandro Melani (1639-1703). Eseguito per la prima volta nel 1693, la sua restituzione critica integrale è ora affidata agli strumenti originali dell’Ensemble Mare Nostrum diretto da Andrea De Carlo, con la partecipazione dei soprani Silvia Frigato nel ruolo della santa e Dorota Sczepanska in quello della madre, il basso Masashi Tomosugi nel ruolo del padre e il mezzosoprano Eleonora Filipponi in quello della maga. L’evento è preceduto dalla prima registrazione assoluta dell’oratorio e da un importante convegno internazionale.
L’edizione 2023 – prosegue la nota – ospiterà più di venti concerti tra i quali: “Il violino fantastico”, con Margherita Pupulin (violino) e Juan Josè Francione (arciliuto) andrà in scena sabato 2 settembre a Civitella D’Agliano, nella Torre Monaldesca e domenica 3 settembre a Nepi, nel Forte dei Borgia. “Un Percacho que parte de Nápoles a Roma, musica popolare al confine tra Rinascimento e Barocco”, con Nando Citarella, (canto, percussioni e chitarra battente) e Michele Carreca (chitarra barocca) verrà eseguito l’8 settembre a Villa Lante, Bagnaia. Il 10 settembre nella Chiesa Santa Maria Nuova, sarà invece la volta di “Un po’ di sana follia, (S)Concerto di strumenti e corpi”, con la danzatrice Martina Ricciardi e Marco Ambrosini (nyckelharpa). Il Festival si conferma anche un laboratorio di sperimentazione, caratterizzandosi per un intenso e originale dialogo tra tradizione musicale del passato e linguaggi contemporanei. Il compositore e contrabbassista Daniele Roccato, artista in residenza da diversi anni porterà il suo progetto “Double Bach” il 24 settembre a Viterbo (Chiesa di Santa Maria Nuova). Dopo il successo dello scorso anno il Festival ospita nuovamente la concertista cilena e star internazionale del clavicembalo Catalina Vicens il 9 settembre a Viterbo, Santa Maria Nuova. Un’intera sezione del Festival è dedicata ai musicisti della Tuscia, con due importanti iniziative: “Massenzio 2035″, un ambizioso progetto di esecuzione integrale delle opere del ronciglionese Domenico Massenzio (1586-1657), con i musicisti dello Stradella Y-Project. Dal 15 al 17 settembre a Tuscania, Chiesa di San Pietro, Caprarola, Palazzo Farnese, Nepi, Chiesa di San Pietro e Viterbo, Santa Maria Nuova. Il 30 settembre a Nepi, nella Chiesa di San Pietro e il primo ottobre a Viterbo (chiesa di Santa Maria Nuova) verrà eseguita l'”Urata Cintia Armonica”, una raccolta di musiche “Di diversi Eccellentissimi autori” che il romano Fabio Costantini pubblicò dal 1614 al 1639. Chiude l’edizione 2023 il concerto “Memories of tomorrow”, un dialogo barocco/moderno con la violoncellista Nina Kotova e l’Ensemble Mare Nostrum (30 settembre a Montefiascone, Rocca dei Papi e primo ottobre Viterbo, Santa Maria Nuova).