Una piccola Pompei in via dell’Amba Aradam

La sensazionale scoperta è stata fatta durante gli scavi per la metropolitana C

Reperti scavi Metro C (Foto Omniroma)

Anche Roma ha la sua piccola Pompei, con tanto di scheletri di animali perfettamente conservati e pezzi di mobilio carbonizzati. I lavori di costruzione della Metro C continuano a regalare ritrovamenti e l’ultima scoperta ha davvero dell’incredibile: da un pozzo di sicurezza in via dell’Amba Aradam, scavato per proteggere le Mura Aureliane, sono emersi due ambienti di epoca romana perfettamente conservati. Un po’ come a Pompei ed Ercolano, infatti, il tempo si è fermato ‘grazie’ ad un incendio nella prima metà del III secolo che ha premesso che giungessero a noi in buono stato di conservazione ampie parti del mobilio interno e del solaio ligneo, crollato durante il rogo, ed i resti di due animali domestici, fra cui certamente un cane.

 

Un unicum bel pur vastissimo patrimonio archeologico di Roma. Il ritrovamento, presentato questa mattina, è avvenuto a seguito della realizzazione del pozzo di sicurezza Q15 di largo Amba Aradam. La profondità del pozzo, 10 i metri già scavati, ha permesso un’indagine a queste altrimenti inaccessibili per un normale scavo archeologico. I due ambienti, ha spiegato il sovrintendente Francesco Prosperetti appaiono “lussuosi sia per le decorazioni che per il sistema di riscaldamento” di cui era dotata l’abitazione. Sempre che si tratti di un’abitazione perché, la presenza di tale sistema di aria calda, che circolava per l’abitazione attraverso un sistema di ponteggi sotto al pavimento e dei tumuli in terracotta cavi all’interno delle pareti, potrebbe far pensare a degli edifici di rappresentanza facenti parte della Caserma di Ipponio, rinvenuta di recente.

 

Di certo l’unicità dello scavo è data dal ritrovamento della struttura in legno dell’edificio e sopratutto di parti del mobilio interno: su alcuni elementi sono state individuate lavorazioni di falegnameria più elaborate fra cui una gamba di sgabello o di un tavolino, un altro piede più massiccio, forse di una cassa, e frammenti di stipite con tracce di lastre di vetro di finestra. Ora i lavori proseguiranno anche perché si è provveduto solo alla rimozione di una parte del solaio crollato. Dopodiché i reperti verranno smontato pezzo per pezzo e ricollocati in un diverso luogo, forse con un’operazione analoga a quanto fatto nella stazione Colosseo.

 

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