Vengo anch’io, la divertente commedia di Nuzzo Di Biase al cinema

In sala dall’8 marzo prodotto da Tramp e distribuito da Medusa, ottimo debutto sul grande schermo per il duo comico

Vengo anch'io è la divertente e riuscita commedia che segna l'esordio sul grande schermo per il duo comico Nuzzo e Di Biase

Vengo anch’io è la divertente commedia di Nuzzo Di Biase e segna il debutto sul grande schermo per un duo comico che è anche una coppia nella vita. Divertente, equilibrato, sagace, il lungometraggio diretto dal duo comico è stato prodotto da Trump e distribuito da Medusa, vi spieghiamo perché andare a vederlo il prossimo 8 marzo.

Corrado Nuzzo e Maria Di Biase hanno scritto, interpretato e diretto questa deliziosa commedia che porta sullo schermo quattro personaggi che si completano a vicenda. Corrado (Nuzzo) ha un problema di dipendenza da psicofarmaci e si ritrova senza lavoro e con Aldo (Gabriele Dentoni), un giovane affetto dalla sindrome di Asperger, a carico. Corrado è deciso, porterà Aldo a conoscere suo padre, ma prima per dividere le spese dà un passaggio a Maria (Di Biase) ex carcerata che vuole vedere la prova di canottaggio della figlia (Cristel Caccetta).

La coppia comica è attiva da 15 anni e ha realizzato un’ottima opera prima:

“È un film piccolo e ci siamo concentrati sulla storia solidissima, senza dare spazio all’improvvisazione. Abbiamo dovuto correre per finirlo in tempo, ma speriamo che il film sia riuscito”, spiega Corrado Nuzzo.

“Volevamo regalare un po’ di felicità”, ha aggiunto l’altra metà del duo comico Maria Di Biase.

A produrre Vengo anch’io, la Tramp di Attilio De Razza, per l’attore e regista: “È un film fortunato, si è incastrato tutto con le guest star (Vincenzo Salemme, Francesco Paolantoni e Aldo Baglio, ndr), è stato facile organizzarlo”.

Accanto a Nuzzo e Di Biase, ci sono due giovani protagonisti: Cristel Caccetta e Gabriele Dentoni, l’attrice interpreta la figlia di Maria, Lorenza:

“Come diceva Maria, nulla è stato lasciato al caso. Ero già riuscita ad avere il personaggio, abbiamo fatto un mese di prova, ho studiato il canottaggio. Quando mi è arrivato il ruolo, ho pensato che fosse un errore: cercavano una ragazza bionda e in sovrappeso”. “Doveva essere mia figlia”, scherza Di Biase, “ma le ho detto di non prendere chili che poi non li perdi!”.

L’attrice ha affermato di avere avuto qualche problema all’inizio con Corrado Nuzzo: “Ma mi ha chiamato papà e il rapporto è cambiato”, ha spiegato l’attore e regista.

L’altro giovane protagonista è Gabriele Dentoni, un giovane affetto dalla sindrome di Asperger:

“Ho provato un senso di responsabilità forte, non è il simbolo di qualcosa. È stato più importante il personaggio con la sindrome di Asperger, aveva l’innocenza e i suoi tratti comici, volevamo rendere giustizia alla sindrome”.

“Ci siamo documentati – aggiunge Nuzzo – abbiamo conosciuto dei ragazzi affetti da Asperger”. “Non volevamo portare sullo schermo gli stereotipi che le gente, per esempio, pensa in relazione all’autismo. Ecco perché Aldo è una frana in matematica, funzionava dal punto di vista comico, ma non banalizzava la sindrome”, ha aggiunto Maria Di Biase.

Nel divertente e delizioso Vengo anch’io c’è anche una scena di nudo di Corrado Nuzzo: “L’abbiamo fatto perché usciamo la festa delle Donne. Nel film abbraccio un albero, quando vivevo a Bologna, la gente nei parchi lo faceva per rilassarsi, non penso serva a una m****ia”.

Proprio con Dentoni hanno passato moltissimo tempo insieme sul set: “È stato complicato, stava sempre con noi, è entrato nella dinamica del duo”. Già perché Nuzzo Di Biase sono una coppia anche nella vita (“Da più di vent’anni” sottolinea Di Biase) e con il loro primo film riescono anche a veicolare un messaggio importante, si ride in sostanza ma riflettendo:

“Noi vogliamo far ridere, ma sicuramente ci piace farlo affrontando delle tematiche. Il film è anche politico perché parla di integrazione, di questo momento, di solitudine, della difficoltà di fare gruppo… del bisogno di sognare”, spiega Nuzzo. “Sognare un futuro migliore”, aggiunge Maria Di Biase.

Con loro umorismo politically incorrect, cinico fanno sorridere e tanto anche nel loro esordio al cinema, dietro c’è sicuramente moltissimo lavoro per entrambi gli attori noti al pubblico televisivo e radiofonico:

“Non volevamo ricalcare i meccanismi televisivi o radiofonici a cui siamo abituati. Un attore deve superare sempre quello che ha già fatto, se no a questo punto riproponi la stessa minestra. Per questo abbiamo deciso di non essere una coppia in questo film perché l’abbiamo raccontata tante volte. Siamo pronti a fare un’altra cosa con la voglia di dare uno spessore più al comico. Abbiamo lasciato solo l’importante, il montaggio era giusto e abbiamo trovato quel piccolo equilibrio fra comicità e poesia e speriamo di esserci riusciti”.

Il film sarà distribuito in 250 copie da Medusa e Giampaolo Letta ha spiegato che hanno scommesso sulla comicità del duo Nuzzo e Di Biase, i due attori hanno promesso che se l’incasso arriverà a tre milioni di euro si sposeranno a Tricase e tutti quelli che hanno comprato il biglietto sono invitati.

“Abbiamo speso tutti i soldi delle buste del matrimonio per darle a Medusa. Diciamo che l’incontro con Attilio ha scaturito tutto. Li ringraziamo perché ci hanno coccolato tanto”, ha detto Nuzzo.

Vengo anch’io è un film che funziona, equilibrato che fa sorridere ed è realizzato con qualità, è stato scritto e interpretato molto bene dal duo comico e dagli altri due attori, Cristel Caccetta ha sottolineato la qualità con la quale è stato realizzato:

“Vengo dal teatro e ho l’esigenza di fare prove, abbiamo provato un mese, sono due registi pretenziosi. Non mi sono mai sentita disorientata e ho perfino imparato a fare canottaggio, una cosa che succede solo in USA!”.

Nuzzo e Di Biase hanno lavorato spesso separati nel cinema: “Diciamo che non ci possono chiamare in coppia – risponde Di Biase – in TV lavoriamo in coppia perché ci piace quello che abbiamo creato in 15 anni che lavoriamo insieme. È qualcosa su cui crediamo”.

Nuzzo scherza ammettendo di essersi ispirato a Herbert Ballerina per il suo personaggio, quanto alla regia, i due comici si sono sentiti molto sicuri:

“È stato semplice, è venuto tutto naturalmente dentro e fuori. Eravamo sicuri di quello che volevamo”, chiarisce Nuzzo.

E l’effetto si vede, l’8 marzo andate al cinema a vedere Vengo anch’io.

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