Villa Torlonia: in mostra la collezione di Bianca Attolico 

Da Balla a Sol Lewitt, esposte 60 opere selezionate fra le 250 della famosa raccolta

Nel Casino dei principi a Villa Torlonia fino al 17 gennaio 2021 è in mostra la collezione che celebra la ricca ed estroversa collezione di 250 opere d’arte di Bianca Attolico.

Il curatore, Ludovico Pratesi, che le era affezionato – scrive Gregorio Botta per “La Repubblica” –  ha cercato dì ricreare quell’atmosfera calda e amichevole da salotto che si respirava nel bell’appartamento di Bianca Attolico dei Parioli, dove la sera ospitava artisti, amici, intellettuali.

Chiunque entrava per la prima volta rimaneva sopraffatto dalla quantità di tele che si affastellavano su ogni parete, si poggiavano su mobili e comodini, si scorgevano sui muri bui dei corridoi, facevano mostra di sé anche in bagno e in cucina: una era persino appesa al soffitto, collocazione giustificata dal fatto che rappresentava i due aerei dell’ll settembre. «Mamma- ricorda la figlia Elena – amava essere circondata dai quadri: mi fanno compagnia, diceva».

Nel Casino dei Principi di Villa Torlonia le opere sono state divise per ordine cronologico, ma esposte come se le pareti fossero quelle di casa: senza l’algido rigore museale. Al piano terra quadri della prima metà del Novecento dal prediletto Fausto Pirandello a Balla, da Morandi a De Chirico, da Mafai a Ziveri, collezionati dal padre di Bianca, che l’ha iniziata alla passione dell’arte.

Poi i lavori dell’arte povera, e al secondo piano quelli raccolti dagli anni 80 fino ad oggi: da Kounellis agli artisti della seconda Scuola Romana, quella di San Lorenzo, (Bianchi, Dessi, Ceccobelli, Nunzio) cui Attolico era molto legata , fino a tanti artisti internazionali, come Vik Muniz, Alfredo Jaar, Kentridge, Sol Lewitt.

Sessanta opere di grande qualità, scelte dal curatore insieme con i figli – collezionisti a loro volta – che sintetizzano una vita spesa per l’arte Da Balla a Sol Lewitt da Morandi a Vezzoli.

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