Visages Villages, Agnès Varda presenta il suo ultimo splendido film

La regista l’ha realizzato insieme a JR, fotografo e street artist noto in tutto il mondo. Da oggi nei cinema, ieri l'anteprima al Nuovo Sacher

Agnès Varda e JR hanno diretto lo splendido documentario Visages Villages dal 15 marzo al cinema grazie alla Cineteca di Bologna ©Agnès Varda-JR-Ciné-Tamaris, Social Animals 2016

È in sala da oggi Visages Villages, un documentario meraviglioso realizzato da Agnès Varda e l’artista JR. La regista, premiata finalmente con un Oscar alla carriera, l’ha presentato al Nuovo Sacher. Il film è in sala oggi distribuito dalla Cineteca Bologna.

Visages Villages è il racconto di un incontro fra due mondi quello della regista 89enne e dell’artivista urbano JR di 33 anni. I due si conoscono grazie alla figlia di Agnès, la produttrice Rosalie Varda, nel 2015 e decidono di realizzare un film insieme in cui raccontano la Francia delle campagne attraverso i volti e le storie delle persone che incontrano.

Agnès Varda è sola a presentare il suo splendido film Visages Villages accompagnata da JR in versione cartonato. JR aveva fatto la stessa cosa con la regista durante la lunga promozione negli USA prima della notte degli Oscar, dove il film era candidato al miglior documentario:

“È vero abbiamo realizzato il film insieme, l’abbiamo presentato insieme dove possibile, ma ieri JR era a Marsiglia dove aveva una mostra. Al pranzo dei nominati degli Oscar mi ha portato con sé in versione cartonato, quindi c’ero”.

In Visages Villages conosciamo meglio Agnès e JR, i due nonostante la differenza di età e i mondi diversi a cui appartengono finiscono per essere e diventare amici e confidenti, grazie a questo viaggio che i due realizzano su e giù per la Francia:

“Ci siamo conosciuti grazie a un complotto di mia figlia Rosalie, com’è possibile che non vi conosciate ancora? Fate dei lavori che hanno delle cose in comune, ci siamo conosciuti: è venuto a trovarmi e mi ha scattato delle foto, sono andata a trovarlo e gli ho fatto degli scatti. Al terzo abbiamo deciso che avremmo lavorato insieme”.

I due partono in un viaggio in Francia a bordo del furgone “magico” di JR:

“Mi sono innamorata di quel furgone magico, poi mi sono resa conto che era un artista molto famoso in tutte le città del mondo e allora ho deciso di portalo in campagna, nei piccoli villaggi, dove ci sono delle persone normali e anonime”.

Un camion con un apparecchio di fotografie automatiche montato al suo interno che scatta le foto delle persone che incontrano da Éscale alla campagna abbandonata del Midi e riesce in soli tre secondi a carpire spesso l’anima del soggetto dietro l’obiettivo. I due iniziano a incollare sui muri i volti delle persone che incontrano nella piena tradizione artistica di JR, noto al mondo per i suoi collage di immagini in bianco e nero.

“Avevo già realizzato dei documentari nella mia vita, lui è molto estroverso e pieno di buon umore e siamo dunque stati dei sociologi adattando il buon umore”.

Da Le Havre alle città minerarie del Nordest abbandonato, passando per gli allevatori di ovini e le capre, i due intraprendono un viaggio che cambierà le loro vite e chissà anche l’idea che hanno della Francia:

“Abbiamo raccontato una Francia abbandonata, desolata. Due cose sono al centro di questi incontri: è che non abbiamo mai parlato di politica, non sappiamo per chi votano queste persone ed è stato importante per noi. E non avevano nessun potere politico, erano degli operai, degli agricoltori e volevamo che partecipassero in modo attivo nel nostro progetto. Queste persone, lo vedrete, hanno posato in alcuni modi, hanno espresso le loro opinioni”.

La 89enne regista e il 33enne artista raccontano una Francia che forse non esiste più, un racconto delicato di due artisti che incontrano e riescono a dare vita alle anime delle persone che trovano sul loro cammino. C’è Janine, ultima ad abitare le vecchie case dei minatori in una città che per secoli aveva nell’estrazione del carbone la sua ricchezza, c’è la donna camionista nel porto di Le Havre, la barista nel Sud e anche la nonna centenaria di JR.

A tratti ironico e ad altri commuovente, Visages Villages è la storia di un incontro e della nascita di una strana amicizia, fra due artisti simili eppure diversi. Da un lato c’è una donna che ha fatto la storia del cinema mondiale, dall’altro un artista che ha realizzato e realizza opere d’arte per lo più effimere. Da una parte c’è una donna minuta, dall’altra un uomo che non vuole rilevare il suo volto e lo farà solo, alla fine del film, per la sua amica Agnès. Un film che è anche un omaggio ai film della Nouvelle Vague, il risultato finale è meraviglioso.

Visages Villages è un documentario che racconta le anime e i volti della Francia e un’amicizia fra due persone umanamente e artisticamente straordinari. È uno di quei film che vorreste vedere e rivedere. Visages Villages è da oggi al cinema, distribuito da Cineteca Bologna. A Roma è in programma al Nuovo Sacher.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014