Spelacchio, interviene l’Anac: costato quanto 2 alberi

Mentre, rileva l'Anticorruzione, il servizio di posizionamento e rimozione è stato affidato alla stessa ditta senza rotazione

Per Spelacchio, l’albero di Natale a piazza Venezia, il Comune di Roma ha affidato il servizio grosso modo alla stessa cifra per la quale nel 2015 allesti’ due abeti. Inoltre nel corso degli ultimi tre anni il servizio di trasporto, posizionamento e rimozione dell’abete e’ stato sempre affidato alla stessa ditta, senza rispettare il principio di rotazione. Queste le principali criticita’ che, a quanto si apprende, Anac ha rilevato al termine di una verifica condotta dopo un esposto presentato all’Autorita’.

Anac ha gia’ inviato nei giorni scorsi tutta la documentazione a Roma Capitale chiedendo di fornire chiarimenti entro 30 giorni sul contratto e sulle spese. A presentare l’esposto, sempre a quanto si apprende, e’ stato il Codacons e da qui e’ scaturita l’attivita’ di vigilanza con cui sono state esaminate le procedure di affidamento degli ultimi tre anni. Nel 2015, per due alberi da circa 22 metri da posizionare in due zone della citta’ tra cui piazza Venezia, l’affidamento del servizio di trasporto, posizionamento e successiva rimozione e smaltimento dei due alberi aveva un importo di partenza di 38 mila euro piu’ oneri di sicurezza e Iva e se la aggiudico’ la Ecofast Sistema con un ribasso intorno al 20%. Nel 2016, invece, la procedura riguardo’ un solo albero della stessa altezza ma si parti’ come base di gara da un importo molto piu’ basso, di poco superiore agli 11mila euro piu’ oneri e Iva, al punto che nessuna ditta rispose e molti segnalarono che la cifra era troppo esigua per il servizio richiesto. Siccome Natale pero’ era ormai alle porte, si decise per una procedura d’urgenza in affidamento diretto sempre alla Ecofast per una cifra di poco superiore ai 12mila euro piu’ oneri e Iva comprensiva pero’ solo del trasporto dal comune di provenienza e posizionamento. Anche nel 2017, per il Natale che si e’ appena concluso, il servizio e’ andato, in trattativa diretta, allo stesso operatore economico che lo aveva avuto nei due anni precedenti, e questo secondo Anac non e’ in linea con il principio di rotazione previsto dal codice degli appalti per le procedure sotto soglia. La cifra a cui e’ stato affidato il servizio e’ stata di 37mila e 700 euro piu’ oneri e Iva, la stessa posta a base di gara, senza ribasso. L’Anac rileva quindi che l’importo e’ pressoche’ identico a quello del 2015, quando pero’ gli abeti erano due.

 

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