Voteremo anche per decidere se liberalizzare il trasporto pubblico. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza per indire i referendum consultivi promossi dal Comitato ”Mobilitiamo Roma” per la data del 3 giugno 2018. I due quesiti sono sulla messa a gara del servizio di trasporto pubblico della Capitale a decorrere dal 3 dicembre 2019. Lo comunica il Campidoglio in una nota. In sostanza, si vuole abolire il monopolio dell’Atac.
I Radicali, promotori del referendum, però contestano: “Convocando il referendum per il 3 giugno la sindaca Raggi dimostra di fregarsene dei romani non una, ma tre volte. Primo, perché è chiaro l’intento di spostare più avanti possibile la consultazione referendaria, mentre su Atac e sul trasporto pubblico romano vengono assunte decisioni potenzialmente irreversibili che vanno in senso contrario al quesito su cui dovranno pronunciarsi i cittadini”, dichiarano in una nota Riccardo Magi e Alessandro Capriccioli, rispettivamente segretario di Radicali Italiani e di Radicali Roma e promotori del referendum “Mobilitiamo Roma”.
“Secondo -proseguono- perché indire il referendum nel mese di giugno, per giunta in concomitanza della festa della Repubblica, è un evidente tentativo di penalizzare in ogni modo la partecipazione popolare, con il malcelato obiettivo di fare in modo che non venga raggiunto il quorum. Terzo, perché per il Comune organizzare il referendum in autonomia, rinunciando all’opportunità di accorpamento con le elezioni politiche e regionali, significa dover sostenere un costo stimabile tra i 10 e i 15 milioni di euro che si sarebbero potuti risparmiare. Un triplice schiaffo ai romani, da parte dell’Amministrazione che proclama di tenerli nella massima considerazione”, concludono Magi e Capriccioli.
