A Roma guerra per i clienti tra supermercati e piccoli negozi

La grande distribuzione fa fatica a riprendersi dalla crisi del 2017. Il commercio al dettaglio è stabile, ma la concorrenza delle grandi strutture fa paura

A Roma, i  supermercati fanno fatica a riprendersi dalla crisi del 2017, anno in cui le chiusure hanno superato, e non di poco, le aperture.  Al gennaio 2019, le aperture erano state 66, contro 46 chiusure. A gennaio 2018 invece c’erano state 84 chiusure e 69 aperture. Non va affatto meglio nel commercio al dettaglio.

La ripresa sembra riguardare prima di tutto i supermercati e il libero servizio, e tengono tutto sommato i discount. Eppure il settore sembra oramai vicino alla saturazione, se si considera che nell’area di Roma, che conta poi di tre milioni di abitanti, nel 2018 erano nate solo 20 strutture della grande distribuzione, per un totale di 965 punti vendita contro i 960 del 2016. Dal 2016 ad oggi sono poi rimasti invariati sia gli iper grandi, sia gli iper medi. 

Un settore che comunque rimane cruciale per il Paese. Per Federdistribuzione, “la Distribuzione Moderna Organizzata (DMO) è espressione, rappresenta un settore che veicola direttamente in Italia il 61% delle vendite al dettaglio (circa 135 miliardi di fatturato annuo). Attraverso i suoi 57.500 punti vendita, alimentari e non alimentari, offre ai 60 milioni di persone che vi fanno la spesa ogni settimana, opportunità di scelta, convenienza e servizio”.

Rimane in sostanza statico il commercio al dettaglio nel settore alimentare , forse il settore “più bastonato” dalla crisi. Al 31 dicembre c’erano poco meno di 72 mila esercizi commerciali, contro i 71.741 del 2017. Nel primo semestre 2019 soffrono particolarmente i casalinghi. 

Mercoledì 2 Ottobre dalle 18:00 alle 20:00 le Reti d’imprese di Roma hanno “spento la luce” perché, dicono , il futuro del commercio è al buio. Secondo l’organizzazione, “passano gli anni e le difficoltà delle micro e piccole imprese, così detti negozi di vicinato, continuano a non trovare soluzione, anzi la disparità fiscale tra i piccoli negozi e i colossi on-line inasprisce una condizione già precedentemente aggravata dall’incontrollata espansione dei Centri commerciali e degli outlet con merce sempre in saldo a discapito dei Saldi di fine stagione”. Chissà se il nuovo regolamento approvato dalla Regione porterà effetti positivi.

Per i commercianti, “cordoli e ZTL sempre più stringenti, accanto a un servizio di trasporto pubblico inadeguato rispetto alla richiesta dei consumatori; e ancora, lo stato di abbandono e il degrado dilagante rendono sempre meno accoglienti le Strade del Commercio di Roma, nonostante lo sforzo dei commercianti di intervenire a sostegno di servizi sempre più carenti e insufficienti”.

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