Entro il 2026 tutta Roma sarà coperta da rete 5G e Wi-fi neutrale ad alta densità. Entro il mese di marzo sarà pubblicata la gara che chiuderà a ottobre per l’implementazione e diffusione della fibra 5G. Il progetto è frutto di una proposta di partenariato pubblico-privato avanzata dalla società Bai Communications. L’investimento complessivo ammonta a 97,7 milioni di euro: 20 milioni sono risorse pubbliche provenienti dai fondi giubilari gestiti dal Campidoglio. Il cronoprogramma prevede, infatti, la conclusione di una prima parte dei lavori per dicembre del 2024, quando si aprirà la Porta Santa e avrà inizio il Giubileo. Per quella data la rete 5G coprirà interamente la linea A della metropolitana, dalle stazioni ai tunnel, e il 50 per cento della linea B. La fibra sarà stata posata in tutte e cento le piazze dalle quali si diramerà un totale di 850 punti di accesso al Wi-fi gratuito comunale e che avranno un accesso “seamless” ovvero senza buchi di cucitura tra una cella e l’altra.
L’obiettivo al 2026, invece, è realizzare la copertura di tutte le linee della metropolitana, A B e C, sia in stazione che nei tunnel e in tutte le bande di frequenza, da 700 fino a 3.500 Mhz, per i servizi legacy 4G e 5G. L’infrastruttura sarà basata su “smart cells” nell’intero territorio e sarà abilitata a ospitare tutti gli operatori mobili attivi per un complessivo potenziale di seimila punti di propagazione del segnale. Il progetto è stato presentato stamattina dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dal Direttore generale del Campidoglio, Paolo Aielli, nella Sala Gonzaga del Comando della polizia locale capitolina che sarà trasformata in centrale unica per la raccolta dei dati della videosorveglianza cittadina. Grazie alla rete 5G infatti sarà possibile una maggiore velocità di trasmissione dei dati e quindi si potranno rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione dei reati. Non soltanto: sarà più semplice monitorare il traffico e gli incidenti stradali, sventare eventuali depositi illeciti di rifiuti, tenere d’occhio gli indicatori sulla qualità dell’aria, individuare situazioni di degrado urbano e verificare i flussi del trasporto pubblico per poter intervenire con misure ad hoc.
“Inoltre – ha chiarito il sindaco – è una grande opportunità per i servizi del futuro: dalla telemedicina alla guida driverless, dall’intelligenza artificiale per le imprese a una maggiore sicurezza delle applicazioni”. Il passaggio della rete da 4G a 5G permetterà una capacità di connessione contemporanea di cento volte superiore. “Significa che non si verificheranno quelle situazioni in cui allo stadio non riusciamo a telefonare perché c’è troppa gente connessa nello stesso momento”, ha spiegato Gualtieri. Uno dei nodi che andranno sciolti nelle prossime settimane riguarda l’interlocuzione con il governo per evitare il ricorso al Golden Power nel caso in cui siano coinvolti fornitori extraeuropei. “Sicuramente ci sarà al momento della gara – ha detto il sindaco – quando dunque ci saranno gli operatori che si manifesteranno. Siamo fiduciosi ma saremo sicuramente attenti da questo punto di vista”.