In 33 anni al Comune di Roma sono arrivate 599.793 richieste di condono edilizio, record italiano assoluto originato dai tre condoni nazionali – legge 74/1985, la 724/1994 e la 326/2003 -, e attualmente ne restano oltre 180 mila in sospeso, “una montagna di faldoni che, continuando a lavorare ai ritmi 5 mila all’anno, l’Ufficio condoni riuscirebbe a smaltire non prima del 2056, cioè tra 38 anni”. Così il Corriere della Sera Roma scrive a pagina 3, sottolineando che presto i 25 mila i piccoli abusi, grazie al meccanismo dell’autocertificazione, saranno sanati a stretto giro di posta.
Già a settembre partirà, con la prima consistente tranche, il piano di digitalizzazione dell’Ufficio condono del Campidoglio. Ne resteranno da evadere ancora circa 165 mila, molte delle quali relative a questioni complesse che vedono accavallarsi enti e competenze di vario genere. “Per quelle ci sarà da aspettare ancora”.