Acea ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di gruppo a 257,4 milioni, in aumento del 4% rispetto allo scorso anno (248,6 milioni). Lo comunica la societa’, spiegando che il risultato è in parte caratterizzato da: effetto positivo dell’iscrizione della plusvalenza realizzata a seguito della cessione di una quota di
maggioranza degli asset fotovoltaici di Acea (18,8 milioni) e della premialità tecnica nel settore Idrico (18,0 milioni); effetto negativo dovuto al contributo solidaristico straordinario rilevato tra le imposte di periodo (tassazione extra profitti, art. 37 DL 21/2022) per 25,7 milioni.
Nel periodo i ricavi consolidati sono pari a 3.793,8 milioni, in aumento del 37,2% rispetto al corrispondente periodo del 2021. L’Ebitda consolidato passa da 930,2 milioni del 30 settembre 2021 a 1.002,3 milioni al 30 settembre 2022, registrando una crescita del 7,8 per cento.
L’Ebit aumenta del 5,4% a 484,7 milioni. L’incremento del Margine riflette il positivo andamento della gestione operativa in parte compensato dall’aumento degli ammortamenti (+10,3%).
Gli oneri finanziari netti diminuiscono di 4,3 milionia 58,5 milioni. Al 30 settembre 2022, il costo globale medio “all in” del debito del Gruppo Acea è pari all’1,41% (sostanzialmente in linea con l’1,42% del 31 dicembre 2021).
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo aumenta di 405 milioni, passando da 3.988,4 milioni del 31 dicembre 2021 a 4.393,0 milioni del 30 settembre 2022.
Acea conferma la guidance per il 2022 a livello di Ebitda e investimenti. Viene invece rivista sull’indebitamento finanziario netto: crescita dell’Ebitda del +4%/+6% rispetto al 2021; investimenti sostanzialmente in linea con il 2021; indebitamento finanziario netto compreso tra 4,4 e 4,5 miliardi (precedente guidance pari a 4,2/4,3 miliardi).