Acea: si dimette la presidente Castelli, “decisone di natura personale”

La decisione di lasciare la multiutility - che potrebbe essere coinvolta anche nella realizzazione del futuro termovalorizzatore di Roma, tema caldissimo del dibattito politico - arriva mentre sale la polemica sulle accuse di presunti comportamenti sessisti e discriminatori sul luogo di lavoro da parte dell'amministratore delegato Fabrizio Palermo

Si dimette la presidente del cda di Acea. L’avvocata Michaela Castelli – rende noto la multiutility – ha rassegnato le proprie dimissioni, con effetto immediato, dalla carica di consigliere e presidente del consiglio di amministrazione di Acea Spa.

Castelli nella lettera inviata al cda e al presidente del collegio sindacale, scrive: “Si tratta di una decisione, di natura strettamente personale, la cui maturazione ha preso avvio negli ultimi giorni dell’anno appena conclusosi e che si è via via consolidata nel contesto dei nuovi assetti di governance indicati dal socio di controllo. L’accelerazione – spiega Castelli – verso nuovi progetti strategici dell’azienda mi ha portato a ritenere giunto il momento di lasciare spazio a nuove figure volte a proseguire, nell’ambito di tali nuovi assetti, i compiti attribuiti al presidente di Acea. Del resto, gli obiettivi in capo al presidente di un consiglio di amministrazione di favorire il perseguimento di principi di buona governance e l’efficace coordinamento dei lavori dell’organo di gestione trovano il miglior terreno di realizzazione in presenza di contesti e ambienti propositivi, nonché di interrelazioni costruttive e proiettate nel tempo”.

La decisione di Castelli di lasciare la multiutility – che potrebbe essere coinvolta anche nella realizzazione del futuro termovalorizzatore di Roma, tema caldissimo del dibattito politico – arriva mentre sullo sfondo sale la polemica sulle accuse di presunti comportamenti sessisti e discriminatori sul luogo di lavoro da parte dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo nei confronti di alcune hostess. Solo la scorsa settimana il consiglio di amministrazione, presieduto dalla stessa Castelli, aveva in ogni caso rinnovato la fiducia al manager Palermo, prendendo atto di un report del comitato per l’Etica e la sostenibilità. Ma aveva in ogni caso dato mandato all’Ethic Officer di “svolgere ogni attività istruttoria ritenuta necessaria o opportuna”.

 

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