Affitti brevi: su regole Rocca appoggia Gualtieri, “c’è la necessità di difendere il patrimonio culturale e popolare”

Intanto il Campidoglio, in attesa di avere poteri legislativi con la riforma di Roma Capitale, sta lavorando al suo regolamento per la salvaguardia delle zone sature

I turisti in centro

Il Campidoglio, in attesa di avere poteri legislativi con la riforma di Roma Capitale, sta lavorando al suo regolamento sugli affitti brevi: l’obiettivo è avere un testo entro l’anno che punti alla salvaguardia delle zone sature. Ne scrive oggi il dorso romano de La Repubblica, sottolineando che, sulla necessita di regolare gli affitti brevi, il sindaco Roberto di Gualtieri ha l’appoggio del governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Nel suo intervento agli Stati generali del turismo, Rocca ha detto che regolamentare “la crescita della ricettività non tradizionale che con 41mila strutture presenti sul territorio, ha svuotato l’anima di Roma. Non lo dico per nostalgismo ma perché i luoghi devono vivere. Se la libertà di impresa va tutelata, dobbiamo lavorare e correggere quanto accaduto negli ultimi anni: c’è la necessità di difendere il patrimonio culturale e popolare”.

Il nodo su Roma è rappresentato dai “alloggi ad uso turistico”, scrive Repubblica. Su un totale di 39mila strutture extralberghiere, sono quasi 26mila e sono privi di regole. Appartamenti in un condominio, ma anche più appartamenti nello stesso palazzo che vengono affittati ai turisti eppure non sono registrate come attività imprenditoriali. Regole più stringenti – concluse Repubblica – aiuterebbero a diminuire la concorrenza sleale nei confronti di chi svolge un’attività extra alberghiera in modo imprenditoriale e regolare (circa 4.000 guest house o affitta camere, 7.500 case vacanze e 1.400 b&b).

 

 

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