Al comune di Roma 15 milioni di contributi per buoni spesa

I fondi destinati alla solidarietà alimentare saranno erogati dal ministero dell’Interno entro domani

I 400 milioni destinati alle misure urgenti di solidarietà alimentare a causa dell’emergenza dovuta al coronavirus saranno erogati dal ministero dell’Interno entro domani 31 marzo. L’ordinanza dispone le modalità e l’utilizzo dei fondi a cominciare da come saranno ripartiti per singolo comune. La somma sarà divisa in due quota, la quota “A” pari all’80% del totale – per complessivi 320 milioni – è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune. La quota “B”, invece, del restante 20% – per complessivi euro 80 milioni – è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. I valori reddituali comunali sono quelli relativi all’anno d’imposta 2017.

In base a questa logica, Roma, con 2.856.133 abitanti, disporrà di 15.081.448,63 euro. I capoluoghi di provincia sono ovviamente i centri che riceveranno più soldi. Latina, con 126.746 abitanti riceverà come quota “A” 669.266,20 euro, altri 108.267,58 per la quota “B” per un complessivo di 777.533,78 euro. Frosinone, avrà un contributo complessivo di 289.300,05 euro di cui 244.158,23 per la quota “A” e 45.141,82 per la quota “B”. A Viterbo, (46.054 abitanti), avrà un contributo complessivo di 289.300,05 euro (quota “A” 244.158,23 e quota “B” 45.141,82). Rieti (47.149 abitanti disporrà di un contributo complessivo di 264.398,53 euro (249.963,44 euro per la quota “A” e 14.435,08 euro per la quota “B”).

Il decreto dispone anche che i comuni possono destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare anche eventuali donazioni. A tal fine sono autorizzate le aperture di appositi conti correnti bancari. Sulla base di quanto assegnato, nonché delle donazioni, ciascun comune è autorizzato all’acquisto di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale, oppure di generi alimentari o prodotti di prima necessità. Per l’acquisto e la distribuzione dei generi alimentari i comuni possono avvalersi degli enti del Terzo Settore. Spetta ai servizi sociali di ciascun comune individuare i beneficiari “tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”.

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