Al via bando per le candidature di adesione al consiglio del cibo di Roma

pubblicato oggi sul portale di Roma Capitale. Le richieste dovranno essere inviate entro il 20 luglio

E’ stato pubblicato oggi sul portale di Roma Capitale l’avviso attraverso il quale è possibile inviare le candidature per l’insediamento e la convocazione della prima assemblea plenaria del Consiglio del Cibo di Roma. Le richieste dovranno essere inviate entro il 20 luglio all’indirizzo di posta elettronica “consigliodelcibo@comune.roma.it” compilando il modulo scaricabile nella sezione avvisi, bandi e concorsi. Vi potranno partecipare, istituzioni pubbliche, imprese e cooperative attive all’interno della filiera agro-alimentare, associazioni e organismi del terzo settore, università, enti di formazione, istituti di ricerca e reti di cittadini.

Il Consiglio del Cibo di Roma, sulla base del suo Regolamento approvato con Dac n. 68 del 13 aprile 2023, avrà formalmente la struttura di una consulta cittadina sulla base di quanto delineato dall’art. 15 del Regolamento per gli istituti di partecipazione e di iniziativa popolare. Avrà come scopo principale di garantire la rappresentanza e la più ampia partecipazione alla definizione della Politica del cibo e all’elaborazione del Piano del Cibo. Il Consiglio del Cibo sarà uno strumento di partecipazione inclusivo nel quale società civile, soggetti istituzionali e associazioni di settore si incontreranno e dialogheranno per un progetto comune, condiviso, necessario e lungamente atteso da tutta la comunità cittadina disegnando un metodo che tiene insieme efficienza e partecipazione, esperienza e funzionalità, per arrivare alla definizione di un Piano del cibo che dovrà delineare la politica agro-alimentare della nostra città per i prossimi anni: una politica ispirata ai principi della transizione agro-ecologica.

Potrà promuovere iniziative sociali nell’ambito delle Politiche locali del cibo da attuare nella città di Roma, formulare proposte e pareri, convocare assemblee pubbliche e proporre l’adozione di specifiche Carte dei diritti e avrà funzioni consultive, propositive e di supporto all’Amministrazione sugli obiettivi della Politica del Cibo. Inoltre, attuando la più ampia partecipazione possibile, concorre al raggiungimento delle finalità della Politica del Cibo tra le quali: garantire l’accesso alle risorse primarie della produzione agricola e promuovere la nascita di nuove imprese applicando il principio delle pari opportunità, promuovere il coinvolgimento delle giovani generazioni e delle persone disoccupate o male nella produzione di cibo sano, favorire l’agricoltura sostenibile, le filiere corte e l’agricoltura di prossimità. Ridurre, inoltre, gli sprechi alimentari in tutte le fasi della filiera e incentivare iniziative di recupero e redistribuzione delle eccedenze, promuovere un maggiore livello di consapevolezza dei cittadini rispetto alle questioni del cibo dell’agricoltura e del territorio, contrastare il consumo di suolo e contribuire al ripristino dei suoli e del paesaggio e riconoscere la funzione degli agroecosistemi come elementi centrali delle infrastrutture verdi e favorire l’integrazione di questi valori nei processi di pianificazione e gestione del territorio.

“Auspico che, attraverso questo bando, vi sia un’ampia adesione al Consiglio del Cibo di Roma che potrà così arricchirsi di realtà che, con la loro partecipazione, daranno un contributo prezioso di idee, proposte, azioni da mettere in campo per dare sempre più efficacia alla Food Policy di Roma – dichiara Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale -. Il Consiglio, che si è riunito in modo informale per la prima volta nel febbraio del 2022, ha svolto in questo anno un intenso lavoro di costruzione di reti di cooperazione, sui temi del contrasto allo spreco alimentare, di collaborazione con le mense scolastiche, su adesioni ad Associazioni nazionali come quella delle Città dell’Olio e dei Comuni Enoturisti Italiani e ha anche portato alla presenza a importanti eventi e fiere nazionali e internazionali dove Roma ha potuto valorizzare le proprie eccellenze enogastronomiche”, conclude l’assessore.

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