Ucraina, competitività ed economia, energia e flussi migratori: questi i temi centrali della due giorni di riunione del Consiglio europeo che prende il via oggi. Il vertice fra i 27 capi di Stato e di governo europei sarà aperto da una colazione di lavoro con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, con cui ci sarà uno scambio su questioni geopolitiche e sfide globali chiave. Nella riunione che seguirà si discuterà in primo luogo dell’Ucraina e sarà presente, collegato in videoconferenza, anche il presidente Volodymyr Zelensky.
Il Consiglio, in questo passaggio, ribadirà il risoluto impegno europeo a prestare assistenza all’Ucraina, un impegno che comprende il proseguimento dei lavori relativi all’accertamento delle responsabilità e all’utilizzo dei beni russi congelati, nonché il compattamento della comunità globale a sostegno dell’ordine internazionale basato su regole. Tema centrale sarà quello dell’aumento urgente della produzione di munizioni e la loro consegna all’Ucraina. Come concordato in sede di Consiglio Affari esteri e difesa, l’obiettivo dell’Ue è fornire all’Ucraina un milione di munizioni entro i prossimi 12 mesi e garantire finanziamenti adeguati. A tal fine verranno adottate delle misure finalizzate a potenziare la capacità produttiva dell’industria europea della difesa. Per altro, come appreso da fonti Ue, per approvare il piano sull’invio di munizioni all’Ucraina, che dovrebbe ricevere l’appoggio politico nel corso del Consiglio europeo, non ci sarà bisogno dell’unanimità fra i leader Ue presenti a Bruxelles. “Quello di cui abbiamo bisogno è che nessuno Stato membro blocchi gli altri nell’azione, non del contributo di tutti gli Stati membri sulla produzione o l’invio” di munizioni in Ucraina, ha detto. Semplicemente, ha affermato la fonte, “abbiamo bisogno che altri Stati membri non blocchino il processo, non dell’unanimità”.
Successivamente il Consiglio europeo, partendo dalla riunione del mese scorso incentrata su una serie di misure immediate, si discuterà inoltre della competitività a lungo termine dell’Ue e dell’ulteriore approfondimento del mercato unico. A integrazione delle recenti proposte della Commissione in materia, il vertice di oggi e domani si propone di adottare misure per sfruttare appieno i punti di forza e di affrontare le carenze del blocco comunitario. A tal fine, come espresso dal presidente del Consiglio Charles Michel nella lettera di invito ai leader, “occorre vagliare le modalità per potenziare la capacità di innovazione dell’Ue e per rafforzare la nostra unione dei mercati dei capitali, con l’obiettivo di stimolare investimenti tesi a rafforzare la nostra base tecnologica e realizzare le transizioni verde e digitale”. Di fatto, quindi, i capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri proseguiranno lo scambio di opinioni approfondito sulla politica commerciale europea alla luce dell’attuale contesto geopolitico. Ci sarà un passaggio della riunione dedicato all’energia, incentrato sulla necessità di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento a prezzi accessibili.
In occasione del vertice europeo di febbraio i 27 capi di Stato e di governo hanno incaricato il Consiglio e la Commissione di esaminare l’attuazione delle conclusioni raggiunte in materia di migrazione. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen e la presidenza svedese, rappresentata dal primo ministro Ulf Kristersson, presenteranno un breve resoconto in merito. L’Italia, in questo senso, continua a insistere sulla necessità di una risposta europea che agisca sui movimenti primari, attraverso un’intensificazione del dialogo e della cooperazione con la sponda sud del Mediterraneo e i Paesi dell’Africa subsahariana. Come espresso anche nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alle due camere del Parlamento in vista del Consiglio di oggi e domani, questa strategia è indicata come l’unica possibile per fermare l’attività di scafisti e trafficanti di esseri umani – e di chi li manovra – e favorire flussi migratori legali.
Domani, infine, si terrà il Vertice euro in formato inclusivo, in occasione del quale la presidente della Banca centrale europea (Bce) Lagarde e il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe si uniranno a ai 27 capi di Stato e di governo dell’Ue per discutere della situazione economica e finanziaria. Sarà un momento dedicato anche al coordinamento delle politiche di bilancio e si procederà a uno scambio di opinioni sulla governance economica e a fare il punto sull’architettura finanziaria dell’unione economica e monetaria. Al termine dell’Eurosummit, stando a quanto riferito, dovrebbe riprendere la discussione sui temi energetici ma non sulla questione della direttiva europea che punta a mettere al bando le auto con motori endotermi dal 2035. A quanto si apprende da fonti Ue, peraltro, l’Italia ribadisce gli obiettivi di decarbonizzazione della Commissione europea, ma “voterà contro” il divieto di immatricolazione della auto a motori termici nel 2035. “Non ho indicazioni che l’Italia abbia cambiato posizione”, ha affermato la fonte. A quanto si apprende, anche in caso di disaccordo fra le posizioni della Commissione Ue, la Germania – che insiste sui carburanti sintetici – e l’Italia – che invece propone i biocarburanti – il governo esprimerebbe la propria posizione contraria al regolamento.