Alfonsi: Roma in prima fila per contrastare lo spreco alimentare

Domani sarà la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare

L' assessore ai Rifiuti di Roma Sabrina Alfonsi

“Domani sarà la Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare e quest’anno, grazie alla food policy che abbiamo iniziato a metter in campo, Roma avrà uno strumento in più per poterlo contrastare”. Così Sabrina Alfonsi, assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, intervenuta questa mattina al Convegno delle Acli alla Fondazione ENPAM alla vigilia della nona Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare.

“Prima di Natale- aggiunge l’assessora- è stata infatti predisposta la Determinazione Dirigenziale che individua le agevolazioni sulla Tari per ridurre lo spreco alimentare nella ristorazione e nella distribuzione e le modalità di certificazione del cibo raccolto, dando finalmente attuazione alla delibera 116/2020. Sapere che ogni anno in Italia, su stime Coldiretti, ogni cittadino sprechi quasi 70 kg di cibo all’anno ci fa capire ancora quanto lavoro, anche da un punto di vista culturale dobbiamo mettere in campo”.
“Da un punto di vista economico stiamo parlando di uno spreco di 10 miliardi di euro e di questi 6 sono a carico del consumatore finale. Lo spreco alimentare ha delle conseguenze negative, a cascata, su economia e ambiente. Si stima che il 17% di quanto viene coltivato nel mondo venga buttato e che tra l’8 e il 10% la percentuali delle emissioni di gas serra su scala globale siano dovute proprio al cibo che non viene consumato. A livello italiano abbiamo a disposizione già da qualche anno uno strumento importante, la legge 166/2016 (Legge Gadda) che prevede dei meccanismi che favoriscono la riduzione dello spreco alimentare attraverso incentivi. Ed è da lì che siamo partiti per prevedere lo sconto Tari per ristoratori e distributori. A questo primo passo vanno affiancate attività formative e di sensibilizzazione nelle nostre scuole con la realizzazione di moduli didattico-laboratoriali sui temi della lotta allo spreco, della sostenibilità ambientale e del consumo responsabile. Inoltre sarà utile una mappatura degli spazi che in tutta la città supportano la redistribuzione delle risorse e delle eccedenze recuperate in favore delle persone in difficoltà, e la creazione di veri e propri hub con mense attrezzate, dove volontari formati per il recupero degli sprechi, possano preparare pasti da asporto. Queste azioni costituiscono i cardini del piano strategico del cibo che stiamo scrivendo e che inizierà il percorso il prossimo 23 febbraio con la convocazione, alla presenza del Sindaco Gualtieri, della prima seduta del Consiglio del cibo di Roma. Recuperare il cibo non solo ha un valore economico ma, forse più importante, ci regala una valore della relazione tra il donatore e il donatario” conclude l’assessora.

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