Il comitato Tour operator di Roma in una lettera aperta al ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, pubblicata dal quotidiano “La Repubblica” chiede un intervento a sostegno della categoria a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus e che “a partire dal 24 febbraio” ha comportato “moltissime cancellazioni con ingenti perdite economiche, specialmente collegate all’impossibilità di ottenere rimborsi sulla biglietteria pre-acquistata per la visita ai più importanti musei ed aree archeologiche su tutto il territorio nazionale e in particolar modo per il Colosseo, Palatino e Foro romano”.
Il comitato segnala che “al pesantissimo danno economico dovuto alla repentina e pressoché totale disdetta delle prenotazioni da parte dei turisti stranieri, e alle numerose disdette dei turisti italiani, da oggi per i prossimi mesi, si aggiunge il danno dovuto al fatto che molti siti archeologici chiedono ai tour operator l’acquisto anticipato dei biglietti di ingresso che, in molti casi, hanno scadenza giornaliera e non sono rimborsabili”. Il rischio per il settore è quello della “perdita di centinaia di posti di lavoro e l’impossibilità di poter riprendere, a crisi finita, l’attività di commercializzazione e vendita dei pacchetti turistici”.
La richiesta del comitato al ministro, quindi, è quella di “contemplare il rimborso della biglietteria prepagata, azione che salverebbe molte aziende dal fallimento, conserverebbe migliaia di posti di lavoro, accelererebbe la ripresa del nostro settore a costo zero per la collettività”.