Allarme voragini, Roma città troppo fragile

Nei primi mesi del 2018 sono state già 83. A rischio i quartieri ad est, Appio, Tuscolano e Ostiense in testa

Voragini in aumento a Roma
Una voragine a Roma

Roma è a rischio voragini, e i quartieri più interessati sono quelli della parte orientale della Capitale.

Per Erasmo D’Angelis, Segretario Generale dell’Autorita’ di distretto idrografico dell’Italia centrale, “ i recenti continui fenomeni di sprofondamento e voragini con collassi stradali e l’instabilita’ di edifici in diversi quartieri della Capitale mostrano un livello di fragilita’ del suolo e del sottosuolo elevato e da non sottovalutare, richiedono interventi urgenti sia di controllo con le tecniche piu’ avanzate, sua di consolidamento e messa in sicurezza”.

De Angelis ne ha parlato nel corso dell’ “ispezione” di una delle piu’ importanti cavita’, da diversi metri sotto il livello del suolo, nei sotterranei del Tempio di Claudio al Celio, insieme ai tecnici del Distretto guidati dall’ingegnere idraulico Carlo Ferranti e a Stefania Nisio geologo di Ispra che studia da tempo il caso voragini.

Le aree interessate dalla formazione di grandi voragini si concentrano nella porzione orientale di Roma (Tuscolano, Prenestino, Tiburtino, Centocelle, Appio), in parte del centro Storico e San Giovanni, verso Ovest tra Monteverde Vecchio, Gianicolense e Portuense, e in zone dell’Aventino, Palatino ed Esquilino.

Ed e’ impressionante l’incremento del numero di cedimenti con aperture di oltre un metro di diametro e di profondita’. Se sono stati oltre 3.000 i casi registrati negli ultimi 100 anni, negli ultimi dieci anni ne sono stati censiti in media ben 90 con il picco di 130 nel 2012, 104 nel 2013 e fino al 2017 la media di 100. In questi primi mesi del 2018 ne erano state registrate gia’ 83. L’ultima a Monteverde.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014