Era stato preannunciato ed è stato confermato il cambio ai vertici di Ama, azienda capitolina per la gestione del ciclo dei rifiuti romani. Il direttore generale, Andrea Bossola, lascia il posto ad Alessandro Filippi: proviene da Acea ed è stato già alla guida della municipalizzata romana di via Calderon della Barca tra il 2014 e il 2016.
Anche Bossola proveniva da Acea, la multiutility pubblico privata che si è candidata a realizzare il termovalorizzatore di Roma. Bossola in Acea, però, era stato alla guida dell’area industriale delle reti idriche, Filippi invece nella multiutility era responsabile dell’area industriale ingegneria e servizi. L’avvicendamento è arrivato su richiesta del socio unico di Ama, il Comune di Roma, a seguito dell’emergenza sulla raccolta rifiuti che si è determinata in città e che da settimane fatica a rientrare. Ed è stato confermato nel corso del consiglio d’amministrazione straordinario di Ama che si è riunito oggi.
Su proposta del nuovo direttore generale il Cda ha anche approvato una nuova macrostruttura, spiegano da Ama.
Già questa mattina il nuovo manager ha convocato una riunione operativa per affrontare le criticità più urgenti. Ma, ha subito aggiunto, “vogliamo fare di questa azienda una azienda normale, che funzioni in modo tale da evitare l’emergenza ricorrente. Di fronte a quello che è strutturale dobbiamo dare soluzioni strutturali”. Subito dopo il cda che ha visto uscire di scena il suo predecessore Andrea Bossola, Filippi è salito in Campidoglio per incontrare il sindaco.
Un profilo decisionista e la familiarità con la ‘sala comandi’: sono stati questi i fattori, oltre alla sua riconosciuta professionalità, che hanno portato alla scegliere lui nella rosa dei papabili. Già questo pomeriggio, su sua proposta, il Cda ha approvato una nuova macrostruttura. “E’ immediatamente operativo – ha confermato Gualtieri – già domattina ha convocato la prima riunione con tutte le prime linee per avviare immediatamente il lavoro. Noi gli diamo tutto il nostro supporto perché Ama superi e affronti le criticità che si sono determinate nelle ultime settimane e soprattutto ne rimuova le cause strutturali, accelerando la strada della modernizzazione che è stata tracciata con il Piano industriale”. Bisogna sbrigarsi, cambiare rotta rapidamente è l’indirizzo del Campidoglio. Il cuore del problema, che Gualtieri ha attribuito ieri alla passata amministrazione, sembra essere in questo momento il parco veicoli. Vecchi, innanzitutto: più di 13 anni d’età, quando dovrebbero averne non più di otto, e si guastano continuamente; l’iter delle manutenzioni inoltre è stato riformato solo poche settimane fa. E poi la carenza di mezzi di grandi dimensioni. I camion saranno al centro del debutto del nuovo dg: “Abbiamo convocato la prima linea operativa per affrontare le problematiche più rilevanti, in particolare la gestione della disponibilità piena dei mezzi, essenziale per garantire sia la rimozione dei rifiuti sia lo spazzamento. La flotta? Domattina vedrò le percentuali di disponibilità – ha detto ancora il manager – Ciò su cui lavoreremo sono le modalità per ripristinare una disponibilità adeguata, sia con attenzione alle soluzioni interne che ci consentano di ripristinare la loro funzionalità, sia con una attenzione misurabile e attenta alle forniture che vengono dall’esterno”. “Sono grato per il sostegno del sindaco e dell’assessora ad Ama, anche nei momenti più difficili, quando sarebbe semplice invece toglierlo – ha affermato il presidente dell’azienda Daniele Pace – Ho conosciuto ieri Filippi, ci siamo intesi perfettamente”. “Filippi – ha commentato l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi – ha già diretto Ama ma al tempo non era l’azienda che trova oggi, con un piano industriale come quello attuale. Lo ringraziamo e ora aspettiamo i risultati”. “Molto si è fatto – ha riconosciuto il neo-dg – Oggi la securizzazione dei flussi ci garantisce più tranquillità. Dobbiamo lavorare sulla disponibilità dei mezzi. Attività misurabile, tracciabile, industriale”.