“Il nodo del bilancio Ama ci sembra tutt’altro che risolto. Il Campidoglio tuttavia ci ha assicurato che è in grado di garantire in ogni caso la continuità finanziaria dell’Ama, anche con risorse proprie. Ci incontreremo nuovamente il 30 novembre per avere la formalizzazione di questa garanzia. Una volta superato questo scoglio, si potrà affrontare con più tranquillità anche la questione delle nuove assunzioni. Nel frattempo fino al 30 lo sciopero di due giorni, previsto a metà dicembre, resta congelato”. Lo rende noto Marino Masucci il segretario generale della Fit Cisl del Lazio dopo l’incontro in Campidoglio tra l’amministrazione comunale e sindacati su Ama, la municipalizzata dei rifiuti cittadini che da mesi attende l’approvazione del bilancio. Il tavolo di oggi è stato aggiornato al 30 novembre. In questa data, a quanto si apprende, se i sindacati non riceveranno risposte considerata soddisfacenti, proclameranno lo sciopero della raccolta rifiuti. E lo spettro, questa volta, è di ben due giornate consecutive di astensione dal lavoro in Ama. Una circostanza che potrebbe avere pesanti ripercussioni in città e che per questo si vorrebbe scongiurare. Per ora le date che circolano sono il 13 e il 14 dicembre.
I sindacati continuano ad essere preoccupati per la stabilità aziendale.
“Il 30 ci aspettiamo che le garanzie di copertura da parte di Roma Capitale in caso di crisi finanziaria di Ama, così come assicurate dal Vicesindaco Bergamo al tavolo di oggi, siano messe nero su bianco. Viste le difficoltà espresse dal presidente dell’azienda nell’incontro avuto con le segreterie regionali Cgil, Cisl e Fiadel il 20 novembre, senza queste garanzie la crisi dopo l’appuntamento del 10 con le banche é dietro l’angolo”. Così Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel commentano la sospensione del tavolo sulla vertenza Ama, a cui hanno preso parte il Vicesindaco Luca Bergamo e il Delegato per la Sindaca delle relazioni sindacali Antonio De Santis. Tavolo riconvocato il 30 novembre per provare a chiudere la vertenza e dare certezza sul futuro dei lavoratori e di Ama. “L’approvazione delle modifiche alla delibera 58 – aggiungono i sindacati – è un passo in avanti importante, frutto della nostra mobilitazione, per permettere ad Ama di assumere e per migliorare servizi e qualità del lavoro. Verificheremo prima del 30 i contenuti del testo approvato. Ma manca ancora la delibera 52, senza la quale resta lo spettro della privatizzazione. Senza una chiara assunzione di responsabilità da parte di Roma Capitale – concludono Fp Cgil, Cisl Fit, Fiadel – lo sciopero prima delle feste natalizie sarà inevitabile”.
Un primo sciopero, sempre per il nodo bilancio e per “gli stipendi a rischio” secondo i sindacati, c’è già stato il 5 novembre.