Amministrative: 9 “impresentabili”, 4 sono a Roma

Indagine effettuata seguendo il codice di autoregolamentazione dei partiti e la legge Severino

Sono nove gli impresentabili alle prossime elezioni amministrative, secondo il codice di autoregolamentazione dei partiti e la legge Severino. Di questi, quattro sono candidati alle Comunali di Roma. E’ quanto emerge dalle considerazioni della Commissione Parlamentare Antimafia, in base alle verifiche disposte attraverso la Direzione Nazionale Antimafia. A Roma gli ‘impresentabili’ sono Marcello De Vito, Maria Capozza (entrambi di Forza Italia) Viorica Mariuta e Antonio Ruggiero (entrambi del Movimento Idea Sociale).

A carico di Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea Capitolina, risulta un decreto di giudizio immediato per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. A carico di Viorica Mariuta risulta una condanna non definitiva per peculato, per Antonio Ruggiero un decreto di giudizio per impiego di denaro, utilità o altri beni di provenienza illecita, per Maria Capozza un decreto che fissa un giudizio per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Gli altri ‘impresentabili’ indicati dall’Antimafia sono candidati a Cosenza (Gianluca Guarnaccia, a suo carico due rinvii a giudizio, uno per associazione di stampo mafioso), a Siderno (Domenico Barbieri, condanna non definitiva a sei mesi per detenzione di stupefacenti), Napoli (Carlo De Gregorio, nei suoi confronti emessa condanna per importazione, detenzione e commercio di sostanze stupefacenti), Bologna (Riccardo Monticelli, inflitta con pronuncia irrevocabile pena per delitto di detenzione ai fini di spaccio). Una posizione a parte è quella di Franco Metta, candidato sindaco a Cerignola, il tribunale lo avrebbe dichiarato incandidabile perché già sindaco di un Comune sciolto per mafia.

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