Amministrative: Sgarbi, si candida come sindaco ad Arpino nel frusinate

paese del maestro di Caravaggio Sottosegretario: "Mi candido per i suoi tesori d'arte che troppo pochi conoscono"

Fu lui ad insegnare la tecnica al Caravaggio: Giuseppe Cesari detto il ‘Cavalier d’Arpino’ lo tenne per otto mesi nella sua bottega, tra le più famose del tempo. A distanza di oltre quattro secoli il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi decide di tentare la scalata al Comune che al Cavaliere diede i natali. A lui come a Cicerone ed al console Gaio Mario. Arpino è un centro della provincia di Frosinone con circa 6.700 abitanti e “tanti tesori d’arte che troppo pochi conoscono: è per loro che ho deciso di tentare questa avventura. Per loro, per la qualità della vita che c’è qui, e per il modo in cui sono stato accolto. Mi ha fatto sentire subito a casa”. L’annuncio arriva direttamente dalle sale del centro che prende il nome dal pittore manierista. Vittorio Sgarbi lo ha fatto oggi a mezzogiorno, affiancato dall’ ingegnere Massimo Sera vicesindaco uscente che ha rinunciato a raccogliere l’eredità dell’avvocato Renato Rea per cedere il passo al sottosegretario.

“Sarà il mio vice” ha detto Sgarbi confermando la squadra allestita da Sera e buona parte dell’amministrazione uscente. Il sottosegretario si è innamorato di Arpino nel pieno dello scorso inverno. Ci capitò per caso, iniziò a girarla a piedi: il parroco non lo riconobbe e non volle aprirgli le chiese perché ormai si era fatta sera. Tornò nelle settimane successive: fu amore a prima vista. Arpino è la terra del Certamen Ciceronianum che ogni anno accoglie liceali da tutto il mondo per sfidarsi nella gara di versione su uno dei brani del celebre oratore. “Io sono in scadenza, se vuole…” disse l’avvocato Rea.

“Peccato, sono impegnato a Sutri, però un pensierino ce lo faccio” rispose Vittorio Sgarbi. A distanza di qualche mese è tornato due settimane fa. Per annunciare che non avrebbe potuto fare il sindaco. Perché voleva realizzare il secondo mandato nel piccolo centro della provincia di Viterbo. “Ma sono disposto a fare l’assessore alla Cultura”. In politica le cose cambiano in fretta: a Sutri, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno scelto di puntare su Matteo Amori l’uomo forte di FdI. Sgarbi ha rinunciato alla conta: “Sarebbe una contraddizione candidarmi nel momento in cui il Partito della Presidente del Consiglio di un Governo del quale io faccio parte decide di puntare su una persona diversa”.

Ad Arpino gli hanno aperto le braccia. Massimo Sera si occuperà dell’amministrazione quotidiana, al sindaco – qualora Vittorio Sgarbi venisse eletto – verrebbe data la missione di far uscire Arpino dalla sua dimensione provinciale per diventare un’attrattore culturale nazionale. Ma non sarà una corsa in discesa. Ad oggi, oltre a Sgarbi, hanno manifestato l’intenzione di candidarsi a sindaco di Arpino anche il presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone Gianluca Quadrini (Forza Italia), il delegato uscente alla Cultura Niccolò Casinelli, il presidente uscente del Consiglio comunale Andrea Chietini

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014