L’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato si riserva di presentare ricorso per quanto riguarda l’affidamento “in house” del servizio di trasporto pubblico locale da parte del Comune di Roma ad Atac qualora non venissero – entro sessanta giorni – adottate iniziative per rimuovere le violazioni della concorrenza esposte nel bollettino settimanale diffuso ieri.
Il bollettino dell’Autorita’ si articola su tre capitoli all’interno dei quali vengono individuate diverse possibili violazioni: sulle sinergie e la flessibilita’ del rapporto in house, sui supposti incrementi quantitativi e qualitativi dell’offerta, sulle economico-finanziarie dell’affidamento in house. La segnalazione fa seguito al piu’ generico bollettino del 15 gennaio scorso quando l’Autorita’, sulla base della normativa vigente, aveva indicato che tra l’affidamento in house, ovvero la concessione diretta del servizio a una societa’ controllata dall’ente locale, e la messa a gara dello stesso sia preferibile la seconda opzione.
A oggi l’Autorita’ precisa di ritenere “che le valutazioni svolte da Roma Capitale a supporto della decisione di affidare nuovamente ad Atac i servizi in esame non siano, allo stato, sufficienti ne’ idonee ad assolvere agli oneri istruttori e motivazionali richiesti dalla normativa” nonostante l’ente dia conto in una relazione inviata alla Autorita’ “delle ragioni della forma di affidamento scelta, in vista dell’adozione della successiva delibera di affidamento in house e del Piano economico finanziario” con il quale si affidano ad Atac, societa’ al cento per cento del Comune di Roma, “i servizi di metropolitana A, B/B1 e C, superficie tramite autobus, tram e filobus, eventuali servizi a chiamata effettuati a supporto del servizio di linea, rientranti nell’ambito del trasporto pubblico locale”. Pertanto “Roma Capitale dovra’ comunicare all’Autorita’, entro sessanta giorni dalla ricezione del presente parere, le iniziative adottate per rimuovere le violazioni della concorrenza sopra esposte. Laddove entro il suddetto termine tali iniziative non dovessero risultare conformi ai principi concorrenziali che sottendono alle normative violate, l’Autorita’ potra’ presentare ricorso entro i successivi trenta giorni”.