Artigianato, Regione Lazio lancia piano di rilancio da 7 milioni

Assessore Angelilli: "Si tratta del primo piano di programmazione triennale"

Presentazione del piano triennale 2024-2026 per rilanciare il settore dell'artigianato nel Lazio nella sede della Regione, a Roma.

Sette milioni di euro in tre anni per rilanciare il settore delle imprese artigiane nel Lazio. E’ quanto previsto dal piano triennale 2024-2026, deliberato dalla Giunta regionale del Lazio lo scorso il 25 luglio, su proposta della vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli, e presentato questa mattina nella sede della Regione Lazio, a Roma. Presenti alla conferenza stampa anche il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, e il presidente di Lazio Innova Francesco Marcolini.

“Si tratta del primo piano di programmazione triennale. La Legge era del 2015, sono passati nove anni e credo sia positivo che la giunta Rocca abbia voluto dare il via a questo piano triennale – ha commentato l’assessore Angelilli -. “L’artigianato è un settore importante dell’economia italiana e del Lazio, dove oltre il 15 per cento delle imprese sono artigiane. Una parte quindi importante del sistema produttivo e in termini di valori occupazionali e un settore che va attenzionato”. “Quando si parla di artigianato la Regione e la Camera di commercio di Roma sono in prima fila, si tratta di un’attività storica del nostro tessuto produttivo che non possiamo dimenticare”, ha sottolineato il presidente di Lazio Innova, Francesco Marcolini. “La vicepresidente ha interpretato bene un privilegio che gli artigiani hanno, ovvero che a loro è dedicato l’articolo 45 della costituzione – ha commentato il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti -. Viene riconosciuto all’artigianato il valore economico ma anche quello sociale. Questo impegna la Repubblica, e in particolare le Regioni, non solo allo sviluppo ma anche alla tutela. Tutelare l’artigianato significa tutelare la nostra storia. Questo piano è quindi una buona notizia. Il fatto che la Regione metta al centro una categoria così importante è una cosa positiva”, ha concluso Tagliavanti.

Nel Piano, le risorse stanziate dalla Regione Lazio ammontano complessivamente a 7 milioni di euro. Gli avvisi saranno pubblicati entro dicembre e la gestione del bando sarà affidata a Lazio Innova, che collaborerà con le Camere di Commercio per attuare le misure di sostegno previste. Questo, grazie a interventi mirati a sostegno delle imprese con contributi a fondo perduto, pari a 4 milioni di euro, finalizzati all’ammodernamento, alla sostenibilità, all’innovazione. Una riserva è inoltre dedicata all’artigianato artistico e tradizionale. “Per quanto riguarda questi contributi abbiamo voluto accogliere istanze del mondo imprenditoriale e cercheremo di introdurre sistemi di semplificazione amministrativa – ha aggiunto Angelilli -. Dobbiamo valorizzare i progetti, aiutare concretamente le imprese a renderle più forti e competitive nel mercato, e non possiamo inchiodarle a rendicontazioni e progettazioni che per le imprese diventano quasi un elemento ostativo”. A partire dal 2025, saranno invece disponili 3 milioni di euro dedicati all’accesso al credito. Il Piano prevede anche la possibilità di promuovere la formazione dedicata alle nuove generazioni (ricambio generazionale), con le “botteghe scuola”, dove i maestri artigiani formano i giovani professionisti. “Il rischio è che questo bagaglio di saperi si perda”, ha affermato Angelilli.

Tutto ciò per affrontare al meglio le sfide economiche dell’artigianato, sostenendo sia l’innovazione tecnologica che la conservazione del patrimonio di competenze rappresentato dalle imprese. Grazie al Piano triennale, la Regione Lazio vuole adottare misure di sostegno in grado di permettere agli artigiani di accedere facilmente alle risorse. “Rinnovo la mia determinazione al lavoro di squadra e consultazione – ha sottolineato la vicepresidente Angelilli -. Bisogna dare risposte ma le domande e gli obiettivi devono essere tracciati dagli addetti ai lavori. Il metodo della condivisione è il metodo vincente. Dobbiamo mettere a fattore comune ciò che ci unisce”, ha concluso. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria, tra cui il presidente della Confartigianato del Lazio, Andrea Rotondo, e il presidente di Cna del Lazio, Erino Colombi, nonché la presidente della commissione regionale artigianato, Vincenza Bufacchi. “I nostri comparti in questo momento continuano a vivere una sofferenza a cui dobbiamo porre rimedio – ha affermato Rotondo -. Il passaggio generazionale è un elemento su cui mettere non solo risorse ma anche delle metodologie più innovative di quelle utilizzate in passaggio”, ha concluso. “Bisogna cogliere l’attenzione della Regione al tema dell’artigianato che da quasi dieci anni si discuteva ma senza che si muovesse nulla – ha commentato Colobi -. Ora abbiamo un piano triennale. C’è un metodo di lavoro che abbiamo apprezzato nel poter dare un contributo allo sviluppo delle linee di politica economica della Regione. Ci sono i bandi, ma tracciare la rotta e farla seguire a un mondo disperso è fondamentale”, ha concluso.

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