Una serata dalle mille emozioni quella vissuta dalla Roma, tra la qualificazione in Champions arrivata al 90′ e l’addio strappalacrime di Francesco Totti. “Ci siamo; purtroppo è arrivato il momento che avrei voluto non arrivasse mai”. Francesco Totti ha salutato così, con un messaggio d’addio interrotto tantissime volte da cori ed applausi i suoi tifosi, il suo Olimpico, la sua Roma. Un discorso di un quarto d’ora al termine di una serata in
cui, dopo la vittoria sul Genoa che ha garantito ai giallorossi l’accesso ai gironi di Champions League, è tornato sul prato verde accompagnato la colonna sonora de “Il Gladiatore” in uno stadio completamente giallorosso e con 70mila persone soltanto per lui. Il presidente Pallotta (fischiatissimo) che gli ha regalato la maglia numero dieci, la squadra schierata che lo ha salutato (con Spalletti in testa) facendo di De Rossi il latore di un piatto firmato che capitan futuro non ha avuto la forza di consegnare guardandolo negli occhi. Una grande numero dieci al centro del
campo ed il passaggio di consegne della fascia di capitano ad un giovanissimo bimbo promessa dei giovanissimi dopo l’inchino, in lacrime, alla curva sud. L’ultimo pallone firmato e tirato in curva.
Ma la serata non è stata solo questo. Nel postpartita, infatti, c’è stato spazio però anche per le dichiarazioni di James Pallotta. “Se non avrò lo stadio entro il 2020, la Roma avrà un nuovo proprietario”, la rivelazione del patron giallorosso ai giornalisti in zona mista. “Se non sarà così – ha confermato – ci sarà un nuovo proprietario perchè io non sarò più da queste parti e tornerò a casa”.
Il nuovo progetto definitivo presentato in Campidoglio
Un impianto moderno, ecocompatibile, all’avanguardia, che rispetterà ambiente e territorio: è il progetto dello Stadio della Roma “2.0”, consegnato qualche giorno fa in Campidoglio, corredato dai primi rendering. Sorgerà sempre nell’area di Tor di Valle e vedrà la riduzione delle cubature di oltre il 50% per quanto riguarda il Business Park, senza più quindi le iniziali tre torri, ma con più verde e opere infrastrutturali per i cittadini. Il progetto, che ha recepito le modifiche chieste dall’amministrazione, è stato illustrato ai consiglieri di maggioranza del M5s.
Il ‘nuovo’ stadio della Roma è, di fatto, un altro progetto rispetto a quello originario, con il Campidoglio che rinuncia all’idea di costruire l’impianto in un’altra area e il club di James Pallotta che, dalla sua, rinuncia a gran parte delle opere che aveva in mente di realizzare. Soprattutto, spariscono le ‘famigerate’ torri che tanti strali hanno attirato fin dall’inizio del lunghissimo iter e che saranno rimpiazzate da edifici più bassi, a pochi piani, ed ecocompatibili. A differenza della delibera dell’epoca Marino, sono previsti più interventi per definire l’interesse pubblico, a garanzia dei cittadini: massima accessibilità dell’area con il trasporto pubblico su ferro, con il potenziamento della ferrovia Roma-Lido e l’acquisto di nuovo treni (i passeggeri della FL1 potranno accedere all’area attraverso un ponte ciclo-pedonale).
Un altro intervento previsto riguarda l’unificazione della via Ostiense con la Via del Mare nel tratto che va dal Grande Raccordo Anulare a viale Marconi. Il progetto prevede inoltre la messa in sicurezza dei Fossi di Vallerano e Acquacetosa Ostiense e la realizzazione del Parco fluviale, nonchè un sistema di videosorveglianza e la costruzione di edifici a basso impatto ambientale (pochi piani) e ad alti standard energetici. Sono infine previsti interventi di accessibilità “da e al” fiume Tevere con i relativi interventi sulla viabilità.
Il progetto dovrebbe avere il via libera dall’Aula capitolina a metà giugno.
Justin Trudeau oggi all’Olimpico
Intanto oggi arriva a Roma Justin Trudeau, il premier canadese in visita in Italia per il G7 di Taormina, e sarà all’Olimpico per una manifestazione di beneficenza.
Gli onori di casa spetteranno al Presidente del CONI Giovanni Malagò con il Presidente dell’AS Roma James Pallotta. Prevista anche la presenza di alcuni giocatori della Roma. L’obiettivo dell’evento è quello di affrontare la sfida globale dell’integrazione dei migranti attraverso il calcio, ma c’è chi è convinto che non si parlerà solo di questo, ma anche di affari e, in particolare, proprio del nuovo stadio della Roma.