Atac chiude altri due parcheggi: Trastevere e Auditorium

Oltre a quello di via Chiana che domenica chiuderà a tempo indeterminato. É quanto riporta oggi il quotidiano La Repubblica che parla di una perdita di 5 milioni di euro per la municipalizzata

Roma, altri due parcheggi a rischio. Oltre a quello di via Chiana che domenica chiuderà a tempo indeterminato ci sono anche i 966 posteggi dell’Auditorium e Trastevere. É quanto riporta oggi il quotidiano La Repubblica.

“Non c’è solo il parcheggio Atac di via Chiana nel quartiere Trieste che da domenica chiuderà, a tempo indeterminato, in attesa che vengano eseguiti i lavori di messa in sicurezza. Nella galassia delle strutture del parking in gestione alla municipalizzata ai Trasporti – scrive Savelli – ci sono anche i 966 posteggi dell’Auditorium nel quartiere Flaminio. Con una convenzione in scadenza ravvicinata: dal primo gennaio potrebbe infatti non essere rinnovato l’accordo con la struttura tra viale Maresciallo Pilsudsky e via de Coubertin.

Un conto alla rovescia che è già partito mentre traballa pure il parcheggio di viale Trastevere, in via delle Mura Portuensi. L’unico stabile che, secondo il piano generale traffico urbano, potrebbe essere venduto perché rientra nell’affare dei depositi ed ex rimesse che la società dal 2004 ha intenzione di cedere per fare cassa. Anche se non c’è ancora nulla di stabilito.

È un labirinto in cui è facile perdersi quello dei parcheggi a pagamento dell’Atac: ai tre che rischiano ora di rimanere con le sbarre abbassate, si sommano altrettanti che tra il 2010 e il 2016 hanno già chiuso: Metronio a San Giovanni, Circonvalazione Cornelia all’Aurelio e piazza Caduti di El Alamein a don Bosco. Gusci vuoti, parcheggi fantasma che non possono essere venduti e in attesta – a tempo indeterminato pure loro – di un bando di gara per la gestione con un project financing. Uno dopo l’altro hanno abbassato la sbarra, in quartieri dove ogni giorno c’è la caccia al posto auto. E tutti ancora senza adeguamento alle norme di sicurezza.
Eppure a pieno regime frutterebbero circa 5milioni euro l’anno: comunque una goccia nel mare dei debiti della municipalizzata che impegnata con il concordato fallimentare resta con le casse bloccate e che quindi non può permettersi di sborsare i 150mila euro previsti per gli adeguamenti”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014