Atac, il caso del bando per la fornitura di gasolio

Gare deserte e lotti di breve durata: il rifornimento problematico per i mezzi pubblici di Roma

“E diesel è il ritmo della vita/ è la giusta propulsione per la nuova situazione” cantava Eugenio Finardi in ‘Diesel’ il suo terzo album del 1977. Un ottimismo e un entusiasmo sul diesel che difficilmente potrà essere espresso dal trasporto pubblico di Roma, alle prese con vari grattacapi sul fronte del reperimento del carburante. Che succede tra la Capitale e il gasolio?

Come spiega Mercurio Viaggiatore, l’attuale fornitura di gasolio avviene grazie a un contratto avviato il 30/01/2015 della durata di tre anni più uno prorogabile.

“Il 17 ottobre 2018, Atac pubblica un bando per la fornitura di gasolio per rifornire gli autobus – racconta il blogger – si trattava di due lotti di 12 mesi ciascuno, con proroga massima di 39 giorni per totale stimato dell’appalto di 48,1 Milioni. Ma al termine della presentazione delle offerte, il 26/11/2018, non si è presentato nessuno”.

Mossa dall’esigenza di fare presto, visto che l’attuale bando finisce a fine gennaio, Atac – spiega Mercurio – a fine novembre 2018 pubblica un altro bando, “ma questa volta i due lotti hanno durata di soli 6 mesi, più uno di proroga, anziché 12 più uno di proroga). L’importo totale stimato è sceso da 48,1 a 25,8 milioni e alla scadenza della presentazione delle offerte (19 dicembre) risulta pervenuta solo un’offerta, quella della Natalizia Petroli.

“Praticamente ATAC è passata da appaltare il servizio per 4 anni, ad appaltarlo a lotti di soli 7 mesi – conclude il blogger – per quanto si può sopravvivere così?”.

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