C’è una storia triste del trasporto pubblico romano che non arriva dalle sciagurate periferie della Capitale ma dal centro della città. La linea bus 52, che collega Parioli con il Centro Storico, è inattiva: mancano gli autobus, la materia prima. Una sorte beffarda, visti gli annunci in pompa magna della scorsa primavera con cui l’assessora ai Trasporti Linda Meleo parlava del nuovo corso della linea 52. “I Parioli rappresentano una zona popolosa che necessitava di un migliore collegamento con il Centro storico – spiegava l’assessora – Ancora una volta, abbiamo tutelato in pieno le esigenze dei cittadini. La mobilità si conferma così come uno degli elementi cruciali del nostro impegno per la città”.
Una tutela dei cittadini che c’è stata ma solo nelle parole e negli annunci roboanti che, sul tema trasporto pubblico romano, hanno una credibilità estremamente ridotta, come dimostrato anche dal caso dell’apertura della stazione San Giovanni della Metro C.
La disfatta è certificata da Infoatac, il servizio Twitter di Atac , più che un notiziario un vero e proprio bollettino di guerra tra corse saltate e bus in fiamme (ieri all’isola Tiberina è andato a fuoco il primo bus del 2018, il 63):
Il caso del 52 è emblematico e fa capire che instabilità del servizio pubblico debba suggerire maggiore prudenza negli annunci e nell’enfasi. Dire “ancora una volta, abbiamo tutelato in pieno le esigenze dei cittadini” e poi – dopo qualche mese – negare agli stessi l’utilizzo dell’oggetto del vanto, sul fronte politico e comunicativo si può riassumere con un solo concetto: un disastro.
