Pubblichiamo di seguito alcuni estratti dall’intervista realizzata da Umberto Mancini a Renato Mazzoncini, amministratore delegato di FS, pubblicato da Il Messaggero
«Abbiamo lanciato un progetto per il rinnovo del parco treni regionali e in autunno chiuderemo il cerchio. Dovremmo infatti sottoscrivere i contratti con le Regioni, contratti di lunga durata che consentano di investire in nuovi treni. Con Hitachi Rail Italy e Alstom c’è un piano accordo quadro che prevede 4 miliardi d’investimenti per 450 treni. E da ottobre inizierà il road show per mostrare i modelli in scala reale di questi nuovi treni nelle piazze delle principali città italiane. Partiremo da Bologna, l’Emilia Romagna ha già un contratto con noi frutto di una gara europea. Quasi tutte le Regioni hanno manifestato interesse a sottoscrivere i contratti sulla base del quadro normativo europeo. In arrivo, abbiamo da poco lanciato la gara, ci sono anche 135 treni per i pendolari alimentati a gasolio».
Si tratta di una svolta resa possibile anche dall’impegno del governo su questo fronte?
«Sì, a cominciare dalla stabilizzazione del Fondo Nazionale Trasporti, finora legato alle accise sulla benzina. Il governo si è impegnato molto oltre che sul fronte della cura del ferro, anche per il Tpl, basti pensare ai 3 miliardi stanziati per il rinnovo del parco bus. Ci sono davvero le condizioni per riorganizzare un settore da troppi anni in crisi».
A proposito di crisi: siete ancora interessati all’Atac che è sull’orlo del fallimento?
«Entro il 2018 il Comune di Roma dovrebbe bandire la gara per il servizio nella Capitale, ai sensi del Regolamento europeo 1370/07 e se ci sarà, come credo, confermo che parteciperemo alla gara. Il primo e l’ultimo miglio sono fondamentali per la mobilità del nostro Paese e noi vogliamo essere della partita, certamente anche nella Capitale».