Approfittare della grave crisi del settore generata dalla pandemia per rivedere la ripartizione delle quote del sistema integrato dei biglietti del trasporto pubblico a Roma. E’ questa la proposta fatta questa mattina dal direttore finanziario di Atac, Stefano Guadalupi, nel corso di una seduta della commissione Mobilita’.
Attualmente i biglietti del trasporto pubblico della Capitale valgono anche per le ferrovie regionali e per alcune linee Cotral, un sistema creato nel 1997 per permettere ai cittadini di acquistare un solo biglietto per utilizzare mezzi di trasporto gestiti da diverse aziende, riferibili a diversi enti locali (Atac, Trenitalia, Cotral).
Per gestire il sistema vendita inizialmente fu creato un consorzio, ma ebbe vita breve. E l’onere di gestire la rete di vendita dei ticket rimase in capo ad Atac, mentre le quote di ripartizione dei ricavi rimasero identiche: 86 per cento ad Atac, 6 per cento a Trenitalia, il resto a Cotral. “Queste quote di ripartizione penalizzano Atac – ha detto Guadalupi – in quale momento se non adesso potremmo cercare di risolvere questa iniquita’? E’ assolutamente indispensabile pensare ad una revisione dei ricavi del sistema tariffario integrato. Si potrebbe partire tramite un iniziale inserimento di titoli ‘Roma’, nei quali il 100 per cento dei proventi del servizio viene lasciato all’operatore che lo sostiene”. La posizione di Guadalupi e’ stata condivisa anche dall’amministratore delegato di Agenzia Roma servizi per la mobilita’ Stefano Brinchi.