Atac, Simioni chiama a responsabilità: idee per piano industriale

“Sarà un piano partecipato, realizzato dopo aver sentito tutti i portatori di interessi", ha scritto il presidente

Sarà un piano industriale partecipato, realizzato dopo aver sentito tutti i portatori di interessi quello che Atac andrà a a presentare per convincere creditori e tribunale a dare l’ok al concordato preventivo. Il presidente Paolo Simioni ha inviato un messaggio nella intranet aziendale, nel quale ha sottolineato la “necessità di una chiamata generale al senso di responsabilità da parte di tutti i portatori di interessi: dipendenti, fornitori, organizzazioni sindacali, istituzioni, utenti, azionisti e altri”, al fine di superare “un momento particolarmente importante della vita di Atac, una fase dalla quale l’azienda uscirà risanata e rilanciata”. Simioni chiede dunque un contributo di “Idee, suggerimenti e proposte da valutare nella redazione del piano industriale”.

“Da qualche settimana – scrive Simioni – abbiamo cominciato a disegnare il piano industriale che oggi assume connotati altamente strategici. Questo modo di procedere, però, è quanto solitamente viene fatto dalle aziende: la realtà di una società come Atac e gli obiettivi che abbiamo davanti richiedono uno sforzo in più. Perciò abbiamo pensato a chiedere a tutti voi un contributo”.

L’azienda, spiega il presidente Simioni, raccoglierà idee e proposte attraverso un progetto denominato “‘Atac riparte con te’, che si sostanzia in un canale d’ascolto che rimarrà aperto dal 6 al 13 ottobre, attraverso la casella di posta elettronica ripartiamo@atac.roma.it”.

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