“E’ fondamentale che l’amministrazione si attivi perché l’equilibrio c’è, ma se leggete tutto ciò che può verificarsi sul Comune e le passività potenziali oltre al discorso delle Partecipate e quello del contenzioso fuori controllo, è necessario per il bene dell’ente che gli uffici collaborino tra di loro, che ci sia coordinazione, comunichino tra loro. Se non c’è comunicazione non si può quantificare la reale situazione dell’ente. Nonostante le verifiche la reale situazione dell’ente in qualche modo ci sfugge, quindi è fondamentale il coordinamento tra gli uffici”. Così la presidente dell’Oref, organo di revisione capitolino, Federica Tiezzi, intervenendo in apertura dell’Assemblea Capitolina.
“È chiaro – ha aggiunto la Tiezzi – che comunque, pur essendo il nostro parere favorevole dal momento che l’equilibro sembra essere più realizzato rispetto al precedente bilancio, resta il discorso di tutte le criticità che potete vedere dalle riserve, tuttora presenti nel nostro parere. E’ vero che il bilancio presenta un equilibrio, ma se l’ente non si attiva a trovare degli spazi i rischi potenziali che ci sono e che possono verificarsi, metterebbero comunque l’ente a rischio”.
“In conclusione – ha proseguito la presidente dell’Oref – , questa è la situazione nella quale questo ente si trova. Un equilibrio esistente, però comunque precario. Da tenere sotto controllo e da verificare. Anche i vari aspetti critici vanno verificati nella loro particolarità. I problemi delle Partecipate vanno valutati ognuno nella sua specificità. Così come anche il discorso dei punti verdi qualità: per ognuno dei restanti – che sono un grosso problema – va fatto un discorso specifico e singolo. Serve una verifica puntuale di tutti gli elementi fondamentali alla vita di questo ente”.
“Le modifiche – ha concluso la Tiezzi – di cui abbiamo preso atto sono state importanti, non certamente marginali, ma sostanziali. Dal momento che ci è stato presentato un Dup molto completo e che evidenzia, rispetto al precedente, le strategie dell’amministrazione e gli obiettivi gestionali. Il Dup che abbiamo esaminato presenta una programmazione che prima non era visibile”.
“Questo è un primo elemento, ma non l’unico – ha poi argomento – Ci sono stati degli interventi importanti. Primo tra tutti un accantonamento al fondo rischi, quindi una presa di coscienza, della presenza di questi rischi nel precedente bilancio. L’accantonamento era di circa 20 milioni, adesso il fondo è stato incrementato, tenendo conto di potenziali rischi derivanti dal contenzioso, prima non previsto. Il problema del contenzioso a Roma è consistente. Con l’emendamento l’accantonamento c’è”.
“Altro elemento che ci ha fatto cambiare posizione è stato il discorso delle entrate. Più volte questo organismo, anche precedentemente, ha fatto appello alla necessità di agire sulle entrate con politiche di recupero. Nel bilancio che abbiamo verificato questa politica era assente. Le stesse entrate previste ci sono sembrate essere, data la situazione dell’ente, troppo contenute, troppo poco ambiziose. Con l’emendamento sulle entrate è stato fatto un intervento, quindi le entrate previste sono superiori. Inoltre, mentre nel precedente bilancio si prevedeva un pareggio di parte corrente, in questo secondo caso ciò non avviene.
Altro elemento fondamentale è il prospetto dell’equilibrio finale. Nel precedente bilancio abbiamo detto che non era in equilibrio. Adesso compaiono voci che prima non c’erano. Il prospetto era carente di aspetti fondamentali. È chiaro che si è recuperato notevolmente l’equilibrio finale, i saldi sono più consistenti”.