“Questa legge ha come obiettivo di tutelare e valorizzare le nostre botteghe storiche, che sono quelle attività tradizionali ed antichi mestieri che costituiscono la ricchezza da conservare nelle nostre città, perché rappresentano una parte importante del nostro passato e della cultura e della nostra storia, ma anche un pezzo di economia importante per il futuro”. Marta Leonori , consigliera Pd e prima firmataria della proposta di legge esprime a Radiocolonna la soddisfazione per l’approvazione del provvedimento. “Si tratta – rileva – di quelle attività di commercio, artigianato, bar, ristorante, edicole, cinema e librerie che caratterizzano le nostre strade e che le rendono uniche”.
Secondo Leonori l’intento della legge è innanzitutto di definirle, trovando definizioni che ne inquadrano età e caratteristiche, ‘’ Quindi – precisa – abbiamo i locali storici (che necessitano di attività svolte continuativamente anche da soggetti diversi, ma da almeno da 70 anni), poi i locali storici tradizionali, le botteghe d’arte e di antichi mestieri, oltre alle attività storiche e tradizionali”
Queste quattro tipologie di attività , come spiega la consigliera, verranno inserite nei censimenti delle attività fatte dai comuni, e ciò permetterà non solo di verificare quante e quali sono, nonché a provare a creare delle misure di sostegno. ‘’ La legge – aggiunge – ci consentirà anche di promuoverle. Ed è prevista inoltre la definizione di mercati e di fiere di valenza storica”.
Sul tema dei mercati secondo Leonori è bene fare una precisazione. “L’intento – afferma – è quello di mettere in campo tutti gli strumenti per cui queste attività possano essere poi salvaguardate e valorizzate nelle nostre città, nel centro di Roma come nelle periferie e nei comuni della nostra Regione”.
Altrettanto importante la formazione nelle nuove tecnologie e la promozione del marketing territoriale. ‘’Obbiettivo della legge – sottolinea Leonori – è sostenere queste attività prima che chiudano, perché in questi anni molte di esse hanno cessato l’attività e le quelle che riaprono non sono poi di certo una continuazione di quelle storiche”.
A quanto ammonta la cifra stanziata per questa legge? “Abbiamo stanziato per il biennio 2022-2023 – risponde Leonori – la cifra di 2,4 milioni di euro, e si tratta di finanziamenti a cui si possono aggiungere poi gli usuali finanziamenti per le attività commerciali ed artigianali , oltre alle risorse in arrivo con i fondi europei”.
Per Leonori nelle botteghe storiche si ritrova la storia di un territorio e per questo vanno tutelate, e certamente semplificare l’accesso a questi fondi è una prassi positiva e attesa dai commercianti “In realtà – conclude – abbiamo provato a semplificare l’accesso rispetto ad alcuni regolamenti che attualmente esistono, infatti si acquisiranno le banche dati di vari comuni che sono state nel tempo implementate, come per esempio a Roma dove esiste una banca dati per il riconoscimento delle botteghe storiche e dei negozi storici di eccellenza, ma l’accesso sarà più semplice o almeno questo è il nostro intento perché spesso in passato le attività ritenevano troppo complicato il riconoscimento e quindi non lo effettuavano”.