Botteghe storiche: nel Lazio una legge per salvaguardarle

Leonori, valorizziamo patrimonio.

La Boutique Borsalino, una delle botteghe storiche di Roma.

Una legge per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe e delle attività storiche del Lazio. Con uno stanziamento complessivo di 2,4 milioni di euro nel biennio 2022-2023, il Consiglio regionale, presieduto da Marco Vincenzi, lo scorso gennaio ha approvato, con 29 voti favorevoli e 9 astenuti, la proposta di legge n. 267 che appunto “Disciplina la salvaguardia e la valorizzazione” delle botteghe e delle attività storiche della regione.

Il titolo è stato modificato in seguito all’approvazione di un emendamento che ha introdotto la parola salvaguardia al posto di tutela, come originariamente previsto. La legge si compone di 13 articoli, alcuni dei quali sono stati modificati da emendamenti approvati oggi in Aula, anche con riformulazioni proposte dall’assessore allo sviluppo economico, Paolo Orneli. La finalità della norma voluta e approvata dalla Pisana è quella di promuovere, anche in collaborazione con i comuni e mediante particolari forme di sostegno, iniziative volte alla valorizzazione e salvaguardia delle botteghe e delle attività storiche individuate attraverso criteri di durata, continuità merceologica e di specialità”.

Nell’articolo tre della legge si prevede anche il “Censimento delle botteghe e attività storiche”, al quale dovranno provvedere i Comuni entro sei mesi dalla entrata in vigore del regolamento regionale di attuazione e integrazione, previsto all’articolo otto. “La legge regionale n. 1 di quest’anno, di cui sono stata la proponente, vuole riconoscere e valorizzare le botteghe storiche: attività commerciali e artigianali, ristoranti, cinema, librerie, edicole che hanno scritto la storia delle nostre città. Punti di riferimento rilevanti per la storia e la cultura del nostro territorio”, ha commentato Marta Leonori capogruppo del Pd al consiglio regionale del Lazio. La esponente dem ha sottolineato che queste attività commerciali e artigianali storiche “rappresentano una parte fondamentale dell’identità delle economie locali, un patrimonio che non va disperso”.

Anche la Lega ha ritenuto la norma necessaria: ”La legge sulle botteghe storiche, votata anche dalla Lega, è certamente una norma valida. Una legge che ha molte similitudini con le vetrine del Lazio, fortemente voluta dalla Lega, con l’obiettivo di mettere a sistema il nostro patrimonio agroalimentare e culturale, ma anche di abbracciare l’entroterra, il litorale, le realtà economiche”, ha detto Angelo Tripodi, capogruppo della Lega in Pisana.

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