“Burberry London anticipa la Brexit: chiude la storica boutique di via dei Condotti, 34 i licenziamenti”. A denunciarlo è Francesco Iavocone del Cobas nazionale.
Lo store, nel cuore della via dello shopping della Capitale dal 2004, si trova in un’edificio del XVIII secolo: 740 metri quadri di collezioni monomarca distribuiti su due piani.
“La comunicazione – scrive su Facebook Iacovone – è arrivata al sindacato direttamente dall’azienda, con i lavoratori già in agitazione: il futuro per gli addetti alle vendite della lussuosa griffe è più che mai incerto. Una vera e propria incognita l’occupazione così come per i colleghi dei negozi di Fiumicino, in 9 sull’orlo del licenziamento causa chiusura del punto vendita del Terminal 1. Nel caso degli store aeroportuali nessun accordo con il rifiuto dei licenziamenti con incentivo e l’incontro in Regione Lazio previsto per oggi”.
Secondo il sindacalista le ragioni della chiusura sarebbero dovuto “all’indisponibilità del locatario a cedere ancora quegli spazi alla griffe del trench più famoso del mondo”. ” Una vera e propria beffa – continua -soprattutto per quelli che per anni nel negozio di via dei Condotti hanno dovuto subire vere e proprie vessazioni tra videosorveglianza, perquisizioni e maltrattamenti. La boutique della vergogna ce la ricordiamo tutti” – denuncia Francesco Iacovone del Cobas nazionale riferendosi ai fatti venuti fuori nel 2016 quando alcuni dei commessi trovarono la forza di denunciare i soprusi. Burberry nell’occasione allontanò immediatamente manager e direttore, ritenuti responsabili degli accadimenti.
Secondo il sindacalista sarebbe a rischio anche un’altra boutique della griffe a Castel Romano.