I quattro ribelli M5s lasciano il Movimento. La rottura definitiva e’ stata comunicata in apertura di lavori in aula Giulio Cesare. Si dimettono cosi’: Donatella Iorio, Marco Terranova, Enrico Stefa’no ed Angelo Sturni. Alessandra Agnello, anche lei nella frangia originaria dei 5 distanti dalle politiche della sindaca Raggi, rimane invece nel Movimento 5 stelle.
La sindaca di Roma Virginia Raggi perde definitivamente la maggioranza in Campidoglio.
L’aula e’ al momento sospesa ed e’ stata convocata la capigruppo.
I 4 ex M5s hanno formalizzato la nascita di un nuovo gruppo.
“Per me è una giornata particolare perché esattamente otto anni fa sono entrato in questa straordinaria Aula – ha detto Stefàno, eletto in Aula Giulio Cesare con la sindaca Virginia Raggi -. Anche io comunico il mio addio al M5S e l’adesione al gruppo ‘Il Piano di Roma’ senza nessun rammarico. nell’ultimo anno ma nonsolo sono sempre stata una voce critica ma leale, sempre entrato nei reni. Purtroppo mi ha dato molto fastidio la deriva del M5S dei vertici politici di questa città nell’ultimo periodo. Questa retorica del ‘va sempre tutto vene’ e se no è sempre colpa di qualcun altro. Chi assume alcune posizioni dovrebbe assumersi delle responsabilità, alimentare un sano dibattito con la maggioranza, gli assessori, i Municipi. Ciò non è avvenuto: penso al recovery Fund, ma anche alle modalità con cui la sindaca si è riproposta. Non fa parte del mio modo di fare, purtroppo si è dar precedenza ai like, ai social, anziché alle competenze e alla politica. Il nostro ruolo, come consiglieri, di essere stati dei passacarte si sente tutto nella protesta che c’è qui sotto (il presidio in Campidoglio dei lavoratori di Roma Metropolitane, ndr.)”.
“Comunico alla presidente e agli esimi colleghi che ho comunicato anche io oggi la disiscrizione dal M5S e la sottoscrizione con la collega Iorio del gruppo ‘Il Piano di Roma’ – ha sottolineato Terranova -. Credo che questa città abbia bisogno di un fronte comune, di un fronte unito di tutte le forze politiche che vogliono il bene della città. Ci identifichiamo in una parte precisa, che poi è quella dell forze progressiste. Il M5S su questo ha perso un’occasione, perché ha già dimostrato con il Governo Conte 2, e lo sta ancora facendo con il Governo Draghi che pure ha una connotazione diversa, che è quella la soluzione: mettere insieme le forze come fatto a livello nazionale”. Terranova ha sostenuto che questo è avvenuto per “personalismi”, “per la volontà di porre sempre la propria figura davanti a quella delle altre, ma soprattutto di non mettere sempre, in prima istanza, davanti, i nostri lavori di lavoro, i cittadini, che soprattutto in periferia credo siano stati dimenticati. Per cui credo che, da qui in poi, il nostro contributo sarà di supportare le esigenze dei cittadini e di mettere indietro la politica tradizionale, soprattutto vicino alla tornata elettorale”.
Via dal M5S anche il presidente della commissione Roma Capitale Angelo Sturni: “La nostra attività di consiglieri si è sempre distinta per la correttezza ma anche per il rispetto della nostra forza politica, oltre che dell’opposizione – ha detto Sturni ringraziando gli ex colleghi M5S -. E’ importante chiudere questa consiliatura nel rispetto delle nostre proposte, entrando nel merito, almeno in questo organi assembleare, rispetto a quanto avvenuto e alle condotte non del tutto corrette da parte della giunta”.
“Con l’ufficializzazione dell’uscita di altri quattro consiglieri dal M5s, si certifica il fallimento di Virginia Raggi. Per dignita’ prenda atto della situazione e rassegni le dimissioni. In caso contrario, con gli altri gruppi di opposizione, provvederemo a presentare un’urgente mozione di sfiducia. Non si puo’ lasciare la citta’ in agonia, solo per brama di potere”. Lo dichiarano in una nota Maurizio Politi capogruppo Lega in Assemblea capitolina e Davide Bordoni consigliere Lega e segretario d’Aula.
“Con la creazione di un nuovo gruppo di ben quattro consiglieri fuoriusciti dai 5 Stelle non vi è più la minima possibilità per la Raggi di avere i numeri in Consiglio. Nel frattempo la città è invasa dai rifiuti e le municipalizzate in crisi con manifestazioni dei lavoratori a rischio stipendio. Cos’altro aspetta la Raggi a dimettersi? Noi ribadiamo che la mozione di sfiducia è pronta e chiediamo agli altri gruppi di opposizione di esprimere la propria disponibilità a sottoscriverla e votarla”. E’ quanto dichiarano gli esponenti di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio e i consiglieri comunali Francesco Figliomeni, Lavinia Mennuni e Rachele Mussolini della lista “Con Giorgia”.