L’Assemblea Capitolina ha approvato all’unanimità nella seduta di oggi l’accettazione della donazione della casa appartenuta a Pier Paolo Pasolini a ROMA, in via Giovanni Tagliere 3 a Casal de Pazzi, da parte di Pietro Valsecchi, “ai fini – si legge – della relativa valorizzazione culturale”. La casa di Pasolini, ha spiegato l’assessore alla Cultura Miguel Gotor, potrà diventare una ‘residenza di artista’ messa a bando, e ospiterà eventi culturali.
“Ringrazio di cuore il dottor Valsecchi per la donazione dell’immobile, facente parte di un condominio dove Pasolini ha vissuto i primi anni di vita a Roma – ha affermato l’assessore in Aula – L’operazione è in linea con gli obiettivi dell’amministrazione di incrementare e valorizzare la diversificazione dell’offerta culturale. Abbiamo l’opportunità di avere uno spazio idoneo per approfondire la figura e l’opera di questo grande intellettuale”. Gotor ha ripercorso la storia recente dell’appartamento: l’immobile proviene dal fallimento di una società. La prima asta nel 2021 è andata deserta; poi alcune realtà del territorio tra cui la Cgil hanno lanciato una petizione per fermare l’asta e “riconoscere il valore storico, civile e culturale del luogo dove furono scritti i primi capitoli di ‘Ragazzi di vita’”.
“Poi, a seguito di una nuova asta, il 31 maggio – ha detto ancora Gotor – l’immobile è stato assegnato a Valsecchi al prezzo di 170 mila euro. L’operazione è stata condivisa con l’assessorato alla Cultura, la soprintendenza e l’assessorato al Patrimonio con riferimento all’intento di Valsecchi di donare la casa a Roma Capitale. Dalle verifiche è emerso che il bene ha i requisiti catastali per essere classificato nel patrimonio indisponibile di Roma Capitale. Lo scopo adesso – ha detto l’assessore – è recuperare, conservare e adibire l’appartamento a luogo di fruizione e frequentazione da parte di artisti e stimolare iniziative culturali nello spirito del ricordo di Pasolini. Vogliamo promuovere un evento di lancio, con una rappresentazione di ‘teatro di appartamento’ coinvolgendo attori di fama”. Inoltre si pensa a “un bando pubblico per giovani artisti a cui attribuire una borsa di studio o di lavoro per vivere alcuni mesi la casa che diventerà quindi residenza di artista”. La proposta è stata approvata anche da Fratelli d’Italia: “Votiamo favorevolmente: Pasolini – ha detto il capogruppo Giovanni Quarzo – era un grande intellettuale fuori dagli schemi e fuori dalle righe, di cui oggi ci sarebbe bisogno”.