Un avanzo di 6,1 miliardi, tra maggiori entrate provenienti dalle riscossioni e fondi del passato non spesi, che vengono distribuiti sui servizi destinati alla cittadinanza: è quanto cuba, in spesa corrente, la manovra di assestamento di bilancio 2024 del Comune di Roma e che sbarca domani, per la consueta maratona prima della pausa estiva, in Assemblea capitolina. Rispetto al 2023, quando l’avanzo era di 5,7 miliardi, si registra un incremento di poco meno di mezzo miliardo. In conto capitale, per quanto riguarda quindi gli investimenti, il recupero derivante dai mutui ammonta invece a 205 milioni. Il taglio derivante dalla precedente finanziaria, come licenziata dalla conferenza unificata Stato-Regioni, ammonta a 28 milioni di euro. Di questi, 21 milioni vengono recuperati dall’accantonamento previsto in precedenza e 7 milioni sull’avanzo.
Le risorse sulla spesa corrente saranno redistribuite a seconda delle priorità rilevate dai dipartimenti e dai Municipi. In particolare, nella spesa corrente, figura anche uno stanziamento di 500 mila euro per le verifiche tecniche necessarie per il termovalorizzatore. Tuttavia sono diversi i settori che beneficeranno dell’avanzo. La manovra in spesa corrente pari a 6 miliardi e 156 milioni contempla uno stanziamento aggiuntivo di: 10 milioni per integrare il fondo comunale destinato ai rincari delle utenze, 6 milioni per l’anno 2024 per le nuove assunzioni nel corpo della polizia locale, 6,2 milioni per il 2024 e 2,5 milioni per il biennio 2025-2026 per integrare i fondi per il contratto di servizio dei cimiteri, che è in scadenza questo mese e sarà rinnovato per ripartire a fine settembre.
Ci sono inoltre 2 milioni per il 2024-2026 per integrare le rette delle case famiglia per i disabili e 3 milioni per le Rsa degli anziani in tre anni, un milione per le attività di affrancazione del dipartimento Urbanistica, un milione per le bonifiche ambientale, 1,5 milioni per le scuole destinati ai Municipi, 7 milioni per l’emergenza abitativa, 1,6 milioni per i servizi sociali municipali, 2 milioni per il trasporto disabili. Accanto a queste misure, nei mesi scorsi, sono state licenziate due variazioni pari a 31 milioni il settore dei servizi sociali, provenienti da un avanzo vincolato, e a 16 milioni per la lotta all’evasione fiscale, per anticipare l’assunzione dei nuovi vigili urbani e per assumere nuovi istruttori comunali.
Per quanto riguarda la parte in conto capitale con il recupero di oltre 250 milioni di euro si finanziano: 80 milioni per l’aumento di prezzo degli impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti, 60 milioni per la sostituzione di cassonetti dei rifiuti e ammodernamento dei mezzi di Ama, nel 2024 e 2025 ci sono invece 60 milioni e 45 milioni destinati al completamento della chiusura del ciclo dei rifiuti e per l’ammodernamento dei cimiteri, 6 milioni sono destinati all’aumento di capitale di Risorse per Roma dopo l’assorbimento della Roma Multiservizi, 26 milioni sono destinati a interventi sulla manutenzione di strade, marciapiedi e scuole.
Nel complesso del recupero si ricalibrano quindi gli investimenti di: 4,5 milioni per la riqualificazione delle aiuole, 883 mila euro per gli interventi al canile, 120 mila euro per il parco d’affaccio Tiberis, 23 milioni per il dipartimento Patrimonio tra cui 18 milioni per l’acquisto della sede del dodicesimo municipio e 5,5 milioni per parchi in edilizia residenziale pubblica e spiagge, 850 mila euro per la ristrutturazione di piazza De André e la bonifica dell’ex Mira Lanza e del piazzale antistante l’auditorium, 7,5 milioni per piazza San Giovanni di Dio, 4,5 milioni per la progettazione del mercato Appio. Da domani in Aula Giulio Cesare il documento sarà al vaglio del consiglio comunale con l’obiettivo di approvarlo entro la fine di luglio: sono convocate al momento sedute dell’Assemblea capitolina per martedì 23, mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26 dalle 10 alle 19.