Campidoglio contro Luiss: aprire parco Villa Blanc tutti i giorni

l'Ateneo resta fermo sulle attuali modalità di fruizione del parco, che viene aperto al pubblico nella sua interezza solo nei giorni festivi e comunque subordinatamente alle esigenze della Business school.

Il parco di Villa Blanc ai Parioli

Si riaccende la polemica tra Campidoglio e università Luiss “Guido Carli” sul parco di Villa Blanc. La giunta capitolina della sindaca Virginia Raggi, con una memoria approvata la scorsa settimana, è intenzionata a ottenere l’apertura al pubblico quotidiana dell’intero parco. In sostanza, secondo il Campidoglio per il parco di Villa Blanc dovrebbe essere adottato lo stesso regime che disciplina l’apertura al pubblico delle ville storiche di Roma.

“Attualmente – si legge nella memoria di giunta – l’area che la Luiss si è impegnata ad aprire quotidianamente al pubblico riguarda poco meno di 5.000 metri quadrati, mentre per il resto del parco, nonostante la destinazione a verde pubblico, l’accesso verrebbe garantito solo nei giorni festivi e comunque sempre subordinatamente alle esigenze dell’Università…. Tutte le università pubbliche e private, in Italia e all’estero – invece – permettono l’accesso ai parchi dei loro campus ai cittadini residenti”.

Il Campidoglio, impegnando “l’assessore alla Sostenibilità Ambientale” Pinuccia Montanari “ad adottare le opportune iniziative, anche in accordo con la Luiss ‘Guido Carli’ per consentire la fruizione pubblica quotidiana di tutto il parco della Villa secondo le modalità proprie delle ville comunali”, viene dunque incontro alle richieste del Comitato Villa Blanc che da anni chiede che sia garantito il libero accesso al parco e che lo scorso gennaio ha anche organizzato una manifestazione per sollecitare la completa apertura del parco.

La Villa, sottoposta a vincoli paesaggistici ed architettonici, sin dal 1974 è stata destinata dal Piano Regolatore a verde pubblico, destinazione confermata dal Prg approvato dalla giunta Veltroni nel 2008 (parco pubblico e servizi pubblici locali). Ma dopo l’acquisto, nel 1997, da parte della Luiss, del complesso comprendente 6 palazzine ed un parco di quasi 50.000 mq, l’ateneo di Confindustria, nel 2011, ha ottenuto dalla Giunta Alemanno il permesso di procedere al restauro per trasformarla in una business school post-universitaria che è stata infine aperta a gennaio del 2017.

Della questione, negli anni scorsi, se ne era occupato anche il Consiglio comunale capitolino. Dopo l’elezione a sindaco di Ignazio Marino, nell’ottobre 2013 era stata approvata una mozione che impegnava il primo cittadino e la giunta “a procedere alla verifica dell’autorizzazione rilasciata alla Luiss” per lavori di restauro conservativo, a detta dei consiglieri, “finalizzati ad usi diversi da quelli previsti dal Piano Regolatore Generale”. Il Consiglio chiedeva anche di “procedere alla revisione della convenzione” e di attivarsi per “assicurare l’apertura della Villa al pubblico dall’alba al tramonto tutti i giorni garantendo la piena fruizione pubblica della Villa” e “con la possibilità di realizzare al suo interno attività compatibili con la fruizione pubblica del complesso, quali ad esempio asili nido, biblioteche e centri anziani” come previsto dal Prg. Anche il municipio II aveva votato una mozione simile.

Da parte sua, l’Ateneo resta fermo sulle attuali modalità di fruizione del parco, che viene aperto al pubblico nella sua interezza solo nei giorni festivi e comunque subordinatamente alle esigenze della Business school.

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