Meno imballaggi per acquisti e consumi più sostenibili. Con questo obiettivo l’Amministrazione Capitolina ha approvato una Memoria di Giunta per favorire modalità di acquisto che aiutino a ridurre la produzione di rifiuti. Bottiglie, barattoli, sacchetti, scatole e altri imballaggi di vetro, plastica, carta e alluminio vanno ridotti favorendo approcci di acquisto e consumo responsabili, in linea con la finalità di riduzione dei rifiuti del Piano materiali post-consumo adottato da Roma Capitale a marzo 2017.
“Vogliamo promuovere sinergie tra Amministrazione, cittadini ed operatori economici – spiega l’assessora alla Sostenibilità Ambientale Pinuccia Montanari -per favorire pratiche sostenibili. Si tratta di un percorso progettuale finalizzato alla promozione di modalità di acquisto e consumo che contribuiscano alla riduzione del volume dei rifiuti complessivamente prodotto nella città di Roma e valorizzino gli operatori che decideranno di partecipare con iniziative a favore della sostenibilità ambientale. Promuovere l’acqua del rubinetto, oppure incentivare l’uso di prodotti alla spina o il vuoto a rendere sono solo alcune delle misure che intendiamo sostenere e incentivare per sviluppare un’economia fondata sul riciclo eco-efficiente ed il recupero di materia. C’è anche la riparazione e il riuso di beni durevoli, nonché la promozione del mercato dell’usato. Tutte iniziative in linea anche con le istituzioni dell’Unione Europea che hanno da poco raggiunto l’accordo per restringere la commercializzazione e l’uso di oggetti monouso in plastica”.
Per l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale Carlo Cafarotti “produttività e tutela dell’ambiente sono le due facce di una stessa medaglia: quella dello sviluppo sostenibile, che per noi è un imperativo. Il progresso può e deve andare di pari passo con il rispetto per l’ecosistema, anche in termini di riciclo dei materiali post-consumo, per attuare quel cambiamento di cui il pianeta ha bisogno. I nostri commercianti sono tra i protagonisti di questa svolta: come per quanti collaborano alla riduzione degli sprechi alimentari, abbiamo previsto agevolazioni sulla Tari – conclude – anche per chi si farà parte attiva nella prevenzione della produzione di rifiuti. Prezioso sarà anche il contributo della GdoO, che andrà ‘motivata’ in questa direzione, con ritorni tangibili”.