Campidoglio: nuovo contratto di servizio con Atac. In tre anni obiettivo +40% km percorsi da metro

Il trasporto di bus, tram e filobus a Roma nei prossimi tre anni, vedrà anche una progressiva introduzione di servizi a chiamata

Il Campidoglio ha approvato il nuovo Contratto di servizio (Cds) tra il Comune di Roma e Atac.

Secondo gli accordi, nel 2024 l’azienda del trasporto pubblico locale dovrà garantire 96 milioni di chilometri con i mezzi di superficie (bus, tram e filobus) e 7,35 milioni di chilometri con la metropolitana, che moltiplicati per sei vagoni si tradurranno in 44,10 milioni di vetture per chilometro.

Nei tre anni successivi Atac dovrà programmare un incremento delle percorrenze per ottenere una crescita della produzione di superficie di un milione di chilometri l’anno, passando da 96 a 99 milioni di chilometri. La produzione della metropolitana dovrà crescerà invece di oltre il 40 per cento.

Il trasporto di bus, tram e filobus a Roma nei prossimi tre anni, vedrà anche una progressiva introduzione di servizi a chiamata, il cui dimensionamento, le modalità tecniche e le tempistiche di erogazione sono ancora in via di definizione.

Per quanto riguarda invece l’aumento del 40 per cento dei chilometri percorsi dai treni della metropolitana, Atac dovrà puntare a un incremento di più del 100 per cento sulla linea C, con l’apertura della tratta tra San Giovanni e Colosseo, che consentirà anche un aumento della frequenza: si passerà da 44,1 a 62,3 milioni di chilometri l’anno.

“Abbiamo fatto uscire Atac dal concordato fallimentare in cui l’avevamo trovata e sono così ripartiti gli investimenti sulla mobilità del futuro”, ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

“Portiamo a termine un processo che ha già visto tornare in strada centinaia di bus, acquistandone oltre 1.150 insieme a 121 tram e 36 treni della metropolitana. E poi completando il rifacimento atteso da decenni dei binari dei tram e di quelli della Metro A rimasti fermi al 1979. Un lavoro enorme e senza precedenti – ha sottolineato il primo cittadino – che porterà ad avere molti più chilometri percorsi lungo l’intera rete romana di Tpl e che non può certo fermarsi adesso”.

Attraverso il nuovo affidamento Atac dovrà tendere alla realizzazione di un sistema di trasporto pubblico locale integrato in grado di garantire adeguati servizi a tutela dell’utenza attraverso l’ottimizzazione degli orari e delle frequenze, qualità ed efficienza dei servizi, mediante la loro razionalizzazione e la minimizzazione delle sovrapposizioni fra servizi erogati con diverse modalità di trasporto, la soddisfazione della domanda presente e potenziale nei differenti ambiti territoriali, la garanzia di un servizio di trasporto minimo nelle aree a domanda debole, una politica tariffaria di facile utilizzazione e che tenga conto delle categorie sociali svantaggiate, con la previsione di tariffe agevolate e la sostenibilità ecologica al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico.

Il nuovo contratto di servizio, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, dovrà essere in vigore dal primo gennaio del 2025. Resta aperta la questione dei rincari dei biglietti, ritenuti necessari – a oggi – per asseverare il piano economico finanziario di Atac e garantire l’applicabilità del nuovo contratto di servizio.

L’ultimo tavolo di confronto tra la Regione Lazio e il Comune di Roma ha rinviato eventualmente gli aumenti sul biglietto della corsa singola al 2026 e ha preso in considerazione aumenti soltanto per i biglietti di durata giornaliera o cumulativi di più giorni, a seguito della garanzia di un incremento dei trasferimenti da parte della Regione al Comune per la gestione del trasporto pubblico locale.

Sul punto però “purtroppo, città molto più piccole della Capitale ricevono pro capite il doppio delle risorse dal Fondo nazionale trasporti”, ha chiarito il sindaco Gualtieri.

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