Comincia a dare i suoi primi frutti il ‘piano anti-buche’, da 132 milioni di euro, annunciato dall’amministrazione Cinque Stelle di Virginia Raggi, per rimettere in sesto le dissestate strade della Capitale.
“Nello scorso mese sono state riparate oltre 400 buche”, fanno sapere dal Campidoglio. I primi interventi per la manutenzione ordinaria delle strade di grande viabilità su tutto il territorio di Roma Capitale, in particolare nelle periferie, sono partiti lo scorso 5 dicembre. “A febbraio inizieranno invece le attività di vero e proprio rifacimento del manto stradale dei tratti più disastrati delle principali arterie della città”, fanno sapere dal Comune.
Dal centro alle periferie, da via Casal di Marmo, a piazza Verbano, passando per Lungotevere Cadorna, Lungotevere della Vittoria, o ancora via Cassia, via della Storta, via Flaminia, via Battistini, via Trionfale, o la centralissima piazza del Popolo. Sono tante le zone coinvolte dagli interventi individuati dalle “squadre di controllo” volute dalla sindaca, Virginia Raggi, e distribuite capillarmente su tutto il territorio della Capitale per un’attività costante di monitoraggio delle strade e sorveglianza della qualità dei lavori. Il Campidoglio pianifica di poter mettere in campo su questa voce di spesa un investimento da 50 milioni di euro annui per il prossimo quinquennio.
“Nel pacchetto di azioni programmate per migliorare le condizioni della rete stradale e garantire maggiore sicurezza ai cittadini – spiegano a palazzo Senatorio – particolarmente corpose sono quelle dedicate al pronto intervento per la riparazione delle buche: solo in due settimane, dal 15 al 31 dicembre 2016, ne sono già state riparate 410 nelle strade di competenza del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (Simu)”.
Quello del dissesto delle strade della capitale rappresenta, da anni ormai, una vera e propria emergenza per molti municipi romani. L’82% delle strade romane presenta almeno una buca e il 55% ne ha anche più di una. Una mappatura, questa, che è stata fatta per la prima volta lo scorso anno dal Codacons su un campione di 850 vie di Roma. In pratica, su un totale di circa seimila chilometri di strade, ben 4.900 presentano problemi di tenuta dell’asfalto.
L’assenza di fondi ad hoc durante l’era Marino ha amplificato il problema, che nell’ultimo anno si è tentato di ridurre solo marginalmente. Il commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, stanziò nel suo bilancio di previsione – varato ad aprile 2016 – ben 25 milioni per 6 mesi, che sono stati utilizzati finora per dare respiro alla manutenzione sulle 800 strade che fanno parte dell’elenco della “grande viabilità”, quindi di competenza comunale. Interventi, questi di supporto per la manutenzione della grande viabilità, che stanno proseguendo da quest’estate. Le altre vie, invece, sono di diretta competenza dei municipi, che sino ad oggi sono intervenuti di volta in volta con le (poche) somme a disposizione. Precedentemente al documento approvato dalla giunta commissariale, le manutenzioni erano rimaste ferme sin dal 1 ottobre 2015, quando gli appalti non vennero prorogati e per settimane furono i vigili e alcune associazioni di cittadini a rimediare con l’asfalto gentilmente donato dalle imprese edili. Della serie: si fa quel che si può.
E poi ci sono gli interventi dedicati alle caditoie, che vanno dalla pulizia alla sostituzione dei tubi di collegamento, o dei chiusini in ghisa, che nell’ultimo mese hanno coinvolto aree quali Piazzale Clodio, piazzetta del Bel Respiro a Villa Pamphili, Lungotevere degli Inventori, in zona Marconi, via delle Terme di Caracalla o via dei Fori Imperiali. Infine, per quel che riguarda la segnaletica verticale e orizzontale, si è provveduto, alla sostituzione di divieti di sosta e di cartellonistica varia, alla manutenzione di passaggi pedonali, linee di arresto, frecce e canalizzazioni, in varie aree tra cui via Casilina, piazza dell’Emporio, piazza Risorgimento, piazza Venezia e via Appia.