Fino a mille euro mensili per sostenere un figlio che studia da fuori sede all’università a Roma e una buona fetta, fino a seicento euro al mese, se ne va per l’affitto di una camera, spesso a nero e in condizioni pessime. La denuncia è arrivata in questi giorni dagli studenti che frequentano gli atenei romani ma non sono residente nella Capitale. “Per un affitto e una vita dignitosa, si spende oltre i 900 euro al mese”, afferma Leone Piva, coordinatore del gruppo “Sinistra universitaria” a La Sapienza. Una cifra che in alcuni casi può scendere a 600 euro, ma che comunque rende necessario un aiuto da parte dei genitori: “Mediamente per stare a Roma ci vogliono almeno 600-700 euro al mese, tutto incluso. Tra l’altro non faccio spese allucinanti, al massimo una pizza il sabato sera. Ci danno una mano i nostri genitori, ci dispiace dipendere da loro, mi rendo conto di essere fortunato, perché tanti non possono permetterselo. Se vuoi lavorare al limite ci paghi la palestra, non riesci a sostenerti”, racconta Andrea. “Meno di 700-800 euro al mese non si spende qui a Roma se sei fuori sede”, aggiunge Manuel, studente al secondo anno di magistrale di Scienze politiche.
A crescere a dismisura è il costo degli affitti, diventato oggetto di una protesta con tanto di presidi e accampamenti. Da due notti, infatti, alcuni studenti hanno piantato una decina di tende davanti alla statua della Minerva a La Sapienza e stamattina hanno fatto lo stesso i loro colleghi a Tor Vergata. “Da due notti dormiamo qui perché vogliamo denunciare che nelle principali città italiane si soffre un mercato immobiliare inarrivabile”, ha spiegato Leone, tra gli organizzatori della protesta alla Sapienza. Scomparsa l’antica moda dell’annuncio cartaceo in bacheca, oggi la ricerca della casa viene effettuata dagli studenti soprattutto tramite i gruppi Facebook e Telegram, o comunque con il passaparola. Una camera può costare anche seicento euro al mese. “Io sto in doppia, e paghiamo 300 euro a testa, ma per una singola in zona piazza Bologna o San Lorenzo si può arrivare anche a pagare 600 euro”, racconta Andrea. “È difficile trovare una stanza a meno di 350 euro al mese per una singola, escluse le utenze”, commenta Bartolomeo.
“Io sono a Roma da settembre, sto cercando una stanza con mia sorella, ma tutto costa tantissimo, per fortuna ci ospita il ragazzo di mia sorella”, chiarisce una ragazza. Inoltre, non è raro trovare proposte di affitto in nero: “Mi sono imposto di stare in una casa con contratto regolare, ma capita spesso che chiedano di fare un prezzo più basso senza contratto, per evitare di pagare i costi di registrazione”, afferma Andrea, al secondo anno di Giurisprudenza. E oggi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha incontrato i giovani in protesta e ha fatto sapere: “Roma Capitale sarà presente al tavolo con la Regione Lazio, con le università e anche con altri soggetti che è bene checi siano per una risposta coordinata di tutte le istituzioni”.