Cartelloni esposti in piazza e striscioni al sit-in che si è tenuto oggi contro l’emergenza abitativa a Roma. İn piazza Capranica, si sono riuniti gli assessori alla Casa di Bologna, Firenze, Lecco, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino e Verona dando il via a una “Alleanza municipalista” insieme ai rappresentanti delle organizzazioni del Social Forum dell’Abitare con l’obiettivo di chiedere al governo e al parlamento di affrontare l’aumento dei costi degli alloggi e la mancanza di politiche strutturali per garantire un accesso equo alla casa, dando risposte ai Comuni ad alta tensione abitativa. Stamattina in piazza è stato esposto uno striscione sul quale si leggeva “Città per il diritto alla casa”.
Diversi i cartelloni esposti su cui era scritto: “Affitti sostenibili” , “Diritto alla casa per tutte e tutti”, e ancora “Una legge sugli affitti brevi” oppure “Case abitate, città vive”. Nel corso della mattinata, si sono susseguiti gli interventi degli assessori per denunciare e proporre soluzioni sul tema. Ad aprire la giornata è stato l’assessore alle Politiche abitative di Roma, Tobia Zevi: “Chiediamo una legge quadro sull’edilizia residenziale pubblica e per gli alloggi sociali, un aumento dei fondi per l’affitto e per le morosità incolpeovoli, una norma per recuperare gli edifici pubblici vuoti da troppi anni. E anche una legge che regoli gli affitti brevi”. L’assessora all’Urbanistica e vicesindaca di Napoli Laura Lieto, ha sottolineato a sua volta la necessità di un intervento di regolazione sugli affitti brevi e di “finanziare una legge nazionale per il social housing e l’edilizia residenziale pubblica”.
Inoltre, nell’alleanza con i movimenti sociali e le forze politiche “vogliamo porre al centro dell’attenzione della nuova commissione europea il tema della casa”, ha affermato l’assessore alle Politiche abitative di Torino, Jacopo Rosatelli. Alla fine degli interventi in piazza, gli assessori insieme ai rappresentanti dei movimenti, si sono spostati in piazza di Montecitorio per esporre i loro striscioni in segno di richiesta di attenzione al governo.