A Roma nei prossimi dieci anni serviranno 95mila alloggi tra Edilizia residenziale pubblica (Erp) ed edilizia agevolata. È quanto sostiene lo studio “Abitare a Roma” realizzato da Ance Roma Acer e presentato oggi al Salone delle Colonne all’Eur.
Secondo le stime del Campidoglio a Roma mancano 70mila tra alloggi Erp e di edilizia agevolata. Una domanda in parte compensata dai 200 milioni di euro messi a disposizione del Comune di Roma per l’acquisto di nuove case popolari, ma non ancora sufficiente a copre le esigenze delle fasce maggiormente svantaggiate dal punto di vista economico e sociale: le risorse, stima del Comune, saranno infatti sufficienti per 1.500 alloggi mentre ne servirebbero almeno 6mila.
Quello della casa “è un tema per noi strategico e cruciale, che richiede la convergenza di forze istituzionali e sociali. Sulla casa scontiamo una decennale assenza di strumenti adeguati. Questa mancanza si vede in tutte le grandi metropoli e soprattutto a Roma”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo al Salone.
“Abbiamo un gap significativo, che abbiamo stimato di almeno 70mila case su vari segmenti – ha aggiunto -. Abbiamo i senza fissa dimora da accogliere, abbiamo una insufficienza di alloggi di edilizia residenziale pubblica, Roma ha uno stock insufficiente rispetto ad altre grandi capitali europee, riusciremo a raggiungere 1.500 case in più ma come minimo ce ne servirebbero almeno 6mila per dare una risposta a quelli che hanno il maggiore bisogno e quindi un punteggio più alto in graduatoria”.
Gualtieri ha poi ricordato la richiesta dei sindaci al Parlamento europeo di prevedere interventi strutturali sulla casa finanziati con strumenti dell’Unione europea e della Banca europea per gli investimenti.